Storia del calcio a Napoli – 1911-12

1911-12: la scissione e l’indebolimento

Nel 1911-12 vi fu uno scisma nella squadra che portò alla formazione dell’Unione Sportiva Internazionale Napoli fondato da soci dissidenti del Naples. Questo è quanto narra La Stampa Sportiva:

La Stampa Sportiva #45, 1911.

Foot-ball Partenopeo. Un’Unione Sportiva Internazionale fra calciatori.

Quantunque in ritardo, pure a Napoli si è iniziata la stagione del calcio ed in queste ultime domeniche ho veduto il campo dei Bagnoli abbastanza animato. Però le società hanno subito delle grandi metamorfosi. Difatti, delle sei che esistevano, solo due sono rimaste sulla breccia. L’Open Air è morto sin dalla passata stagione, L’Elios è scomparsa dalla scena colla partenza dei suoi più appassionati sostenitori, la Sportiva Napoli è morta per mancanza di ossigeno e la Juventus molto probabilmente non sorgerà dato il passaggio ad altre società di alcuni dei suoi migliori uomini e l’andata sotto le armi del suo presidente. In tal maniera solo l’Audace ed il Naples vivono e continueranno nella via gloriosa del passato. Però quest’ultima società ha subito una notevole trasformazione. Essa ha perduta infatti la sua caratteristica di internazionalità, che la rendeva cosi malvisa fra le sue consorelle, diventando una società eminentemente nazionale, che metterà in lizza una squadra composta di soli elementi italiani.

I forestieri del Naples usciti da questa Società si sono uniti solidamente formando l’Unione Sportiva Internazionale. Scopo di questa società sarà l’esercizio di tutti i giuochi atletici in generale e il foot-ball in modo speciale. Le basi di questa società solidamente gettate fanno prevedere grandi e sicure cose per il futuro… Infatti già hanno stretto contratto colla società delle Terme di Agnano per uno spazioso campo di foot ball provvisto di ampio e comodo chàlet, rispondente ai più moderni dettami tecnici ed igienicamente sportivi. La società sarà pure fornita di due lawns per tennis. In tal maniera pure Napoli avrà finalmente un comodo campo di foot ball dove si potrà assistere a degli importanti incontri; ci risalta infatti ohe la neo Unione Sportiva Internazionale si metterà in relazione colle migliori squadre dell’Alta Italia per farle giuocare sul proprio campo dei matches interessanti in maniera da popolarizzare pure a Napoli questo giuoco che fino ad oggi non ha avuto la fortuna che ha avuto in Alta Italia, non avendo incontrato in quell’ambiente signorile che dà vita allo sport.

Per ora io chiudo queste brevi note riservandomi in seguito di mandarvi uno schizzo del campo e una fotografia dello chalet che è opera progettata dal vostro ingegnere Bayon.

US Internazionale 1912

E’ interessante anche citare questo articolo, sempre de La Stampa Sportiva:

La Stampa Sportiva #50, 1912.

Il Giuoco del Calcio a Napoli

Cose vecchie e cose nuove… — Uomini vecchi e uomini nuovi. — Come le società affrontano il Campionato di I Categoria. — Popolarità e campi in città.

Poiché non siamo lontani dalla data di apertura del campionato di prima categoria nel settore meridionale, a noi sembra utile discorrere un poco delle condizioni in cui le squadre meridionali si presentano al giudizio del pubblico nel massimo campionato italiano, in grazia dell’opportuna riforma Valvassori; delle probabilità che esse hanno di figurare nelle eliminatorie contro la campione laziale, e in una ipotesi alquanto arrischiata, contro la campione dell’alta Italia.

Occorre innanzi tutto parlare dell’ambiente in cui il giuoco del calcio si è sviluppato nella città rappresentativa del meridionale d’Italia : voglio parlare, s’intende, di Napoli. Ha realmente quella città fatti dei progressi tali da meritarle senz’altro l’onore di partecipare al girone di prima categoria? Se vogliamo essere equi, noi dobbiamo dire piuttosto che quell’onore le sia toccato come incoraggiamento e come spinta efficace per trovare una via risolutiva, buona all’affermazione del popolare giuoco. Il foot-ball, se ha dei cultori appassionati e dei bravi — assai pochi ! — giuocatori in Napoli — non ha quella popolarità necessaria per un grande sviluppo.

Napoli con sforzo ammirevole ha avuto momenti eccellenti, e chi scrive ricorda un Naples agguerrito, temibile, che, oltre a mettere in campo una prima squadra forte, pesante, imperniata sopratutto su giuocatori stranieri, disponeva — in una stagione non lontana ! — di ben quattro squadre, lusso che non si consentono tutte le società dell’alta Italia. E intorno al Naples fiorivano i clubs minori, che anche avevano la loro piccola storia di competizioni accanite, di lotte continue, che rivelavano in modo confortevole come il giuoco del calcio s’avviasse a gran passi verso un avvenire brillante, sicuro.

Le pelouses di Bagnoli, dove si svolgevano ogni domenica codesti matches, hanno veduti cimenti simpatici e indimenticabili: le minori squadre dell’ Audace, dell’Elio, della Società Sportiva Napoli, della Juventus in continua lotta di rivalità, spinte dall’emulazione di gareggiare fra di loro. Talvolta l’unione dei migliori elementi di queste squadre motivava incontri col Naples. Perchè? Era questa squadra per le minori una rocca inespugnabile. E si svegliava l’emulazione nazionale: il Naples era in maggioranza composto di ottimi elementi stranieri, maestri infallibili del giuoco, amalgamati da severo allenamento, che potevano quando lo volevano, far gravare sui piccoli Circoli, composti di elementi puramente napoletani, il peso di schiaccianti sconfitte.

Surgeva quindi spontaneo il desiderio di scegliere, di unire, di tentare composizioni nuove ogni domenica, per rompere una volta tanto la continuità delle vittorie degli stranieri. Belle competizioni! Quante volte, dopo un primo tempo meraviglioso, per decisione, per vivacità, per entusiasmo, li abbiamo veduti piegare via, via, contro il peso, il giuoco classico, la resistenza fisica, mirabile dell’undici straniero.

Straniero del resto non completamente, perchè in esso noi ricordiamo qualche elemento italiano veramente buono. Parlo di Michele Scarfoglio, forward magnifico, che, giuocando al posto di ala destra per diversi anni, si è guadagnato il titolo incontrastato di migliore forward napoletano. Calciatore sicuro, dribbleur eccellente, dotato di un cross classico ed efficace, in alcune giornate, fu l’anima della squadra, e con le sue fughe e col suo giuoco serrato, continuo, di rendimento evidente, fu spesso il fattore principale della vittoria. Lo sanno i romani della Lazio, che si videro segnare tre goals dall’impetuoso Chaudoir, appunto su belle combinazioni con lo Scarfoglio ! E che dirò del Garozzo ? E’ il veterano del Naples, e non c’è avversario che possa intimorirlo. E’ stato sempre terzino destro, e a quel posto in alta Italia avrebbe acquistata una popolarità immediata. Egiziano di nascita, è un bel giuocatore e calciatore impressionante e instancabile! E ricorderò ancora Fritz Giannini, canottiere valoroso, timoniere furbissimo e holf destro elegante, dal giuoco classico, vivace ; Del Pezzo, educato nella Svezia, venuto su bravo terzino sinistro, veloce, dal calcio di stile, calmo e accorto durante lo svolgimento dei matches più burrascosi.

Perchè allora la fisonomia dell’ambiente calcistico napoletano appare differente oggi, proprio quando l’inclusione nel campionato italiano di prima categoria lo pone nelle condizioni favorevoli di rivelarsi agli scettici dell’alta Italia, che guardano con aria commiserevole quella brava gente che ha strepitato tanto per farsi innanzi, e compatiscono quasi il buon Valvassori e il suo socio Faroppa che hanno accolto i loro strepiti e li hanno eletti senz’altro campioni di prima categoria.

Molti cambiamenti radicali. Tutte le piccole società sono scomparse, tranne l’Audace, che vive per amore della… forma : una nuova società è sorta solide ed entusiasmo maggiore, e il Naples colo dei calciatori stranieri, ha cambiato totalmente fisonomia, è diventato l’undici puro, e italiano per eccellenza. La scissura avvenne lo scorso anno. Gli stranieri, guidati dallo Steinigger, uscirono dal Naples e andarono a piantare le loro tende ai confini di Bagnoli : ad Agnano, favoriti dalla sorte, perché le Terme meravigliose che ivi son sorte li dotarono di un campo chiuso assai bello e di uno chalet munito di tutto il comfort necessario. Li seguivano parecchi napoletani desiderosi di emergere. Il Naples in principio parve che ne restasse schiacciato. Mancava, poi, Michele Scarfoglio, richiamato in Libia, e una indecisione palese invase chi aveva tutta la responsabilità del momento. Sono i giovani che salvano le situazioni disperate, sono essi che infondono col loro ardore, col loro entusiasmo, con la loro audacia, nuovo vigore, nuove forze alle vecchie istituzioni che stanno per cadere.

Cosi avvenne per il Naples. L’inclusione nelle sue file di alcuni elementi della battagliera e modesta Juventus infuse nelle sue schiere un impeto nuovo, la volontà di agire, e in breve la prima squadra venne formata. Dei vecchi non c’erano che Garozzo, Del Pezzo e Giannini : gli altri erano dei ragazzi, quasi novellini, scelti fra i migliori delle seconde, squadre, se s’eccettui il Casacchia, l’ottimo half sinistro, che abbandonò la sua Audace per le sorti nuove dell’undici italiano. Chi li allenò, li guidò, li dispose, fu Capra, il terzino del Torino, allora soldato a Napoli. Ma, l’ho detto, erano dei ragazzi e pareva che dovessero venir schiacciati dall’Unione Sportiva Internazionale che sulla carta appariva nettamente superiore. Invece la carta serve poco in quei casi e spesse volte i risultati capovolgono le previsioni più sicure ! Mentre eravamo andati con l’animo stretto al primo incontro, anche noi ammirati di quel nucleo giovanile di forze unite per una bella battaglia, certi di vedere un’ecatombe, restammo muti per la sorpresa. I ragazzi attaccavano decisi, instancabili, trascinati da Capra che, pur svolgendo un giuoco pesante, invano ostacolato dallo Steinigger. guida il giuoco a suo piacimento, incoraggia i suoi pouloins, distribuisce il pallone con misura, con avvedutezza, ottimamente secondato.

Cosi, dopo pochi minuti, Giordano, l’agile goalkeeper dell’ U. S. I. è costretto a parare un traversone pericoloso che Carlo Paduli gli invia dalla sinistra, e due tiri quasi consecutivi di Capra, ch’egli arresta in plongeon, insidiosi nei due angoli bassi. Ma prima che il primo tempo termini, un’azione stringente dei forwards del Naples costringe Giordano a salvare in corner e su questo Pasquali infila la rete con un colpo di testa. E vinse il Naples I.

Emersero in quel giorno giuocatori che poi si affermarono. Il portiere Guido Cavalli, agile, sempre in ottima posizione, calmo, sicuro : il Casacchia che si rivelò half straordinario, paralizzando il giuoco della brava ala destra avversaria Serracapriola; il Paduli II, Dodero, Pasquali: e si riconfermarono in buona forma Garozzo e del Pezzo.

L’U. S. non si scoraggiò: perse ancora due matches contro il Naples, provò la durezza di una sconfitta a Roma contro il Roman: ma attraverso a quelle sconfitte i suoi uomini si ritrovano, si accordano e cominciano ad affiatarsi, a conoscersi meglio. Di codesta rinascita prova i primi effetti il Roman che, andato a Napoli, con la certezza di portarsi una seconda vittoria, vi trova invece una sconfitta inflitta di misura dagli azzurri che sembrano risollevarsi al primo successo.

Cosi quando i campionati si iniziano fra il Naples e l’Unione Sportiva, la prima mancante di Capra, ha la sorpresa di vedersi dominare e battere per un punto dalla vinta di ieri. Quel campionato ebbe fasi curiose e la Federazione dovette intervenire mandando per due volte arbitri di prima categoria : l’Armano e il Radice, e il campionato restò in ultimo alla Unione Sportiva Internazionale.

Ecco dunque la fisonomia nuova. Le vecchie società sono scomparse. Lo stesso Naples è finito, poiché non rimane se non il nome straniero, perché i suoi uomini sono puri italiani, sono giovani e decisi di vincere. L’U. S. I. non ha perduto la sua caratteristica, epperò poggia ancora molte sue risorse sui… piedi di parecchi giuocatori stranieri, sebbene nelle sue file troviamo due soci del Naples; il Casacchia e… Scarfoglio. Scarfoglio socio dell’ U. S.! E per giunta half destro !

Ma ecco le composizioni definitive delle due prime squadre:

Unione Sportiva Internazionale: Cangiullo G., Reichlin I ed Oestermann, Scarfoglio M.-Casacchia e Fliggins, Serracapriola-Lucchini-Jenni Fowles Howell. Sei italiani e cinque stranieri dunque, e per giunta gli italiani non sono proprio inferiori agli stranieri.

Del Cangiullo in porta si dice gran bene, così come è molto lodato il giuoco di Reichlin I al posto di terzino destro. Ma chi, a parer mio, emergerà appena sarà bene allenato, sarà Michele Scarfoglio, al posto di half destro. Egli possiede tutte le doti; forza fisica eccezionale e conseguentemente resistenza, sicurezza di gioco ani pallone, dribbling eccellente, calma, ottima tattica di passaggi : senza dubbio, concatenando il suo gioco con quello elegante, fine e astuto del centro Cesacchia e del sinistro Fliggins, formerà con essi una linea di sostegno assai efficace che seconderà bene il giuoco vivace caratteristico che il piccolo Jenni farà svolgere alla prima linea. Una squadra dunque omogenea, che avrebbe bisogno di qualche incontro piuttosto duro per trovare le sua forma vera.

E passiamo al Naples: Cavalli ; Garozzo. Del Pozzo; Piazza Greco e Paduli Cesare; Dodero, Bruschini II, Picerno, Paduli Carlo e Pasquale.

La difesa estrema è ottima : Cavalli, Garozzo e Del Pezzo, che mi dicono in buona forma, si conoscono tra di loro e romperanno facilmente le combinazioni avversarie. Non conosco la disposizione della linea di sostegno. Giuocherà Piazza al centro o il Paduli Cesare ? Esaminiamo. Il Piazza è certamente superiore al Paduli e al posto di centro ci sembra più adatto ai suoi mezzi : egli è buono in difesa e seconda bene la linea dei forwards, là dove il Paduli gli eccella in difesa, per coraggio e per azione, è di poco rendimento ai suoi avanti. Poiché un centro half deve accoppiare sapientemente le due qualità, noi vediamo meglio il Piazza a quel posto. Al posto di ala non dubitiamo che difficilmente egli farà fuggire l’ala avversaria, pur non curando troppo la sua, che dovrà essere favorita dal centro di sostegno e da quello di attacco piuttosto. Il Paduli, come half, ha un difetto essenziale: tira forte e lungo, cosi che spesso il passaggio cade spesso sui piedi del terzino avversario anziché favorire i suoi avanti. Ma è un giuocatore indispensabile per coraggio, per resistenza e in condizioni disperate giuoca la difesa ottimamente. Il Greco, a sinistra (o a destra?), svolge un buon giuoco, che assomiglia alquanto a quello del suo avversario Casacchia. La linea di attacco è un’incognita. Dodero, all’ala destra, dovrebbe rendere molto. Il passare e entrare come è suo dovere, ma temiamo ohe questo giuocatore, abbastanza individuale, tenderà a spostarsi verso l’interno per segnare, sconvolgendo cosi l’attacco regolare fatto con passaggi rapidi e stringenti, preferibile certamente alle scappate individuali. Nell’interno, a destra, troviamo il Bruschini II, giovanissimo e promettente elemento che potrà rendere molto se sarà bene curato dal suo centro : e a sinistra troviamo la parte più forte dell’attacco. Pasquale all’ala, per quanto sapientemente frenato (è un giuocatore impetuoso, pericoloso e marcatore sicuro) dallo Scarfoglio, se se la intenderà bene con la mezz’ala Carlo Poduli daranno tutti e due filo da torcere alla difesa avversaria. Sono veloci entrambi e hanno un calcio forte, se non perfettamente di stile nel Pasquale, certamente classico e pericolosissimo nel Paduli, il cui shoot Cangiullo dovrà molto temere. Ma il centro? Saprà il Picervi raccogliere, disciplinare, rendere efficaci e produttive codeste energie. Qui sta l’incognita ! Se Picervi sarà all’altezza della situazione la partita si presenta aperta alle più disparate probabilità, ma se quel giuocatore venuto dal Brasile, che nei primi incontri pare abbia poco reso alla sua squadra, non risponderà alle aspettative che sono in lui riposte, allora la difesa del Naples potrà soltanto attutire, attenuare gli effetti della travolgente linea di attacco dell’ Unione Sportiva Internazionale, che ben secondata dalla sua linea di sostegno, ottimamente guidata dall’infaticabile e bravo Jenni, cercherà a a tutti i costi di conferire alla sua Società l’onore di rappresentare Napoli nelle eliminatorie internazionali.

Tutte considerazioni che lasciano il tempo che trovano, perché, ripeto, nel foot-ball non bisognerebbe mai far pronostici specialmente quando due squadre non hanno ancora data la misura del proprio valore. E’ curioso soltanto il ripetersi della situazione dell’anno scorso (se non consideriamo il risultato ambiguo del primo incontro fra le due squadre in principio della stagione) : ancor oggi, cioè, il Naples si presenta sulla carta nettamente inferiore all’ U. S. Internazionale, specialmente dopo l’inesplicabile uscita di un elemento della forza e del valore di M. Scarfoglio, il quale ingrossa e rende maggiormente temibili le file avversarie. Sarà un momento emozionante quell’attimo che precederà l’inizio della prima partita di campionato, quando si troveranno di fronte i vecchi compagni di linea diventati avversari ! Ma il giuoco del calcio è il più adatto per i… piccoli tradimenti.

Ma tutto ciò è ristretto, è competizione chiusa, nel circolo di pochi appassionati: e qui sta l’essenziale difetto che mina lo sviluppo del giuoco del calcio ! C’è un grande problema da risolvere per marciare con sicurezza alla popolarità del foot-ball in Napoli: il problema della lontananza dei campi di giuoco dalla città. E ora i dirigenti debbono sentire tutto il dovere di affrontarlo e risolverlo. Non ancora la questione finanziaria si è affacciata sugli usci delle Società napoletane; ma con l’ammissione di esse nel massimo campionato ben presto ne sentiranno le spine. Non si può oltre giuocare per divertimento : c’è qualcosa di più che debbono difendere quelle Società : il nome di Napoli di fronte all’Italia. Se ancor oggi la popolarità mancherà loro, non resterà che ritirarsi in buon ordine. Se il popolo, senza disagi, vedrà lo svolgimento di partite che lo facciano appassionare, si smuoverà certamente e accorrerà, pagando, a godersi le belle competizioni sportive; ma non affronterà mille disagi per andare ad assistere allo svolgimento di un esercizio sportivo che gli è ignoto, nonostante la massima pubblicità che potranno dare i giornali locali. Si avranno sempre i soliti due o trecento spettatori ohe ogni anno da dicembre ad aprile si incontrano domenica per domenica sui campi di Bagnoli e Agnano. E non vi par poco ? Ora specialmente!…

Considerazioni queste ultime dedicate a chi deve sentire il dovere di risolverle : parlo dei patrocinatori antichi e nuovi, agli Anatra, ai Reichlin, ai Bayon, agli Scarfoglio, ai Salsi, ai Dresda, ai Paduli e ai… Caristo. Non è vero, mio caro amico Caristo e carissimi amici che mi avete avuto tra voi spettatore fedele, trepidante, e mi avete perfino veduto… goalkeeper celebre; non è vero che di sopra delle competizioni personali, di sopra delle recriminazioni prima e dopo di una partita, è venuto finalmente il momento propizio per risolvere il grave problema che rode da anni lo sviluppo del foot ball a Napoli, sopra i vostri sforzi cosi nobili, cosi belli, cosi cari? Affrontarlo bisogna con coraggio, con fede, sicuri di vincerlo. Avete tutto con voi, miei vecchi amici, il coraggio, l’intelligenza, la vivacità… i quattrini, e basta ! E concludiamo, Vinca il Naples o l’Unione Sportiva Internazionale il primo campionato regionale di prima categoria, noi non crediamo che una di queste due Società possa seriamente opporsi alla vincente del campionato laziale; ma il primo passo sarà fatto e si sentirà più forte la necessità di risolvere urgenti problemi, che rifletteranno fra non molto questioni di interesse per le spese alle quali andranno incontro. Ma io, con uno sforzo di ottimismo che viene dall’anima sinceramente, non vedo lontano il giorno del grande sviluppo del foot-ball a Napoli.

Renato Casalbore.

Il Naples in quest’anno (1911-12) disputò il campionato meridionale di Seconda Categoria contro l’Internazionale. Ecco quanto narra Il Mattino (21-22 aprile 1912):

FOOT-BALL

Campionato meridionale

di II Categoria

Oggi avrà luogo il primo match del Campionato di II Categoria, al quale sono iscritte l’Unione Sportiva Internazionale e il Naples I.

La partita si inizierà alle 14,30 precise.

Ecco la formazione delle squadre:

Naples I: Cavalli; Garozzo; Carlo Paduli; Casacchia; Paduli Cesare; Argenti; Valle; Bruschini; Dodero; Giannini Pasquale.

Internazionale: Giordano; Oestermann; De Rosa; Mascoli; Steinegger Jaeger; Reiclin I; Frey; Jenni; Baccaro e Pocovale.

Alle 16,30 Naples I e II misti s’incontreranno con un forte team di passaggio per Napoli.

La prima partita, quella del 21 aprile, fu appannaggio dell’Internazionale, nella seconda partita (28 aprile) tuttavia prevalse il Naples, pareggiando la serie (come narra Il Mattino del 29-30 aprile 1912):

FOOT-BALL

Naples batte US Internazionale

Nel retour match tra il Naples Foot Ball Club e l’Unione Sportiva Internazionale, quest’ultima è stata battuta dal Naples, che così ha presa una rivincita sulla squadra avversaria.

I due teams hanno fornito, però, un giuoco alquanto sconclusionato e poco proficuo ed i goals sono stati segnati uno dall’US Internazionale nel primo tempo, e tre dal Naples nel secondo.

Dopo il pareggio, sedici minuti prima della fine i forwards del Naples si sono risvegliati ed hanno condotto attacchi continui e stringenti alla porta avversaria difesa in modo sorprendente da Giordano che para tre o quattro tiri davvero difficili. Al contrario Cavalli, che aveva fatta una cattiva parata nel primo tempo, nel secondo ebbe ben poco da fare.

Giocarono assai bene dell’Internazionale Steinegger, Giordano e Lueger, e del Naples Cavalli, Garozzo, Paduli I e II e Casacchia.

La federazione non mandò nessun arbitro ed il signor Attilio Bruschini se ne addossò il difficile compito.

Domenica prossima avrà luogo la finale fra le due società napoletane e la stagione di foot-ball sarà chiusa.

La partita di spareggio del 5 maggio, tuttavia, terminò in parità e dovette essere ripetuta (la cronaca è tratta da Il Mattino del 6-7 maggio 1912):

FOOT-BALL

Campionato Meridionale

di II Categoria

Sulla pelouse dei Bagnoli si è svolto ieri il match di foot-ball tra il Naples Foot Ball Club e la Società Sportiva Internazionale per la finale del Campionato Meridionale di Seconda Categoria.

Nel primo tempo è Giannini del Naples che marca il primo goal a vantaggio della sua squadra. Nella seconda ripresa, è l’Internazionale che attacca, e riesce dopo una ventina di minuti a pareggiare.

La partita quindi si chiude ad un goal contro uno.

Il referee domanda ai due capitani delle squadre, se vogliono continuare per un’altra mezz’ora e la proposta è accettata, ripigliandosi la partita.

Neanche però dopo questa mezz’ora si riesce a far nulla, e la partita rimane ancora come prima.

Si stabilisce in ultimo di giuocare ancora finchè si marca un altro goal, e si giuoca ancora per una ventina di minuti, ma essendosi fatto troppo tardi, e non potendo il referee vedere bene il giuoco, sospende il match, che si ripeterà tra due domeniche.

Ottimo il referee sig. Radice del Milano Foot Ball Club.

Anche la quarta partita finì in parità (2-2) e si rese necessaria una quinta partita, nella quale prevalse l’Internazionale, che così si aggiudicò il campionato meridionale di Seconda Categoria 1911-12.

TABELLINI

Campionato Meridionale di Seconda Categoria

21-04-1912
NAPLES – INTERNAZIONALE ?-?
Reti: Vittoria dell’Internazionale.
NAPLESCavalli; Garozzo; Carlo Paduli; Casacchia; Paduli Cesare; Argenti; Valle; Bruschini; Dodero; Giannini Pasquale.
INTERNAZ.: Giordano; Oestermann; De Rosa; Mascoli; Steinegger Jaeger; Reiclin I; Frey; Jenni; Baccaro e Pocovale.
 Arbitro:
 28-04-1912
INTERNAZIONALE – NAPLES 1-3
Reti: .
INTERNAZ.Giordano, Steinegger, Lueger
NAPLESCavalli, Garozzo, Paduli I e II, Casacchia
Arbitro: Attilio Bruschini

 

05-05-1912
NAPLES – INTERNAZIONALE 1-1
Reti: Giannini, Jenni.
NAPLES.
INTERNAZ.: .
 Arbitro: Radice (Milano).
 19-05-1912
INTERNAZIONALE – NAPLES 2-2
Reti: .
INTERNAZ.
NAPLES
Arbitro:
??-??-1912
NAPLES – INTERNAZIONALE ?-?
Reti: Vittoria dell’Internazionale.
NAPLES.
INTERNAZ.: .
 Arbitro: .