DELFINO GIOLINO
Socio della Canottieri Italia, nel novembre 1905 divenne il presidente provvisorio dell’appena costituita sezione calcio dei Canottieri. Quando nel febbraio 1906 la sezione calcio della Canottieri Italia si trasformò nel Naples Foot-Ball Club, Delfino Giolino faceva parte del consiglio direttivo provvisorio insieme a Guido Fiorentino, Roberto Sarlo, Hector Mario Bayon e Arturo Kernot. Inizialmente faceva parte dei titolari. Nel maggio 1908 divenne il capitano della squadra italiana (cioè quella da schierare nelle competizioni in cui erano esclusi gli stranieri). Nel 1908 vinse il campionato di Terza Categoria. Nel 1910, ormai declassato in seconda squadra, giocò una partita di Coppa Salsi contro l’Audace fallendo un rigore.
GUIDO FIORENTINO
Guido Fiorentino era un campione di canottaggio. Socio dei Canottieri Italia, vinse con Pasquale Ruggiero, Michele Platania e Onorato Fiorentino il titolo di campione italiano junior della jole a quattro nel 1896 a Como e la “Coppa del Vice Presidente” a Pallanza l’anno successivo. Nel marzo 1906 fu eletto presidente del Naples F.B.C., del quale fu il primo presidente effettivo. Mantenne la carica fino al 1907.
ERNESTO BRUSCHINI
Da non confondere con un altro Ernesto Bruschini (uno dei suoi figli) che militò nel Naples, secondo molte fonti fu uno dei soci fondatori del Naples. Secondo molte fonti (spesso piene di incongruenze) sarebbe stato un ingegnere. Secondo invece la testimonianza del nipote, l’avvocato Sergio Bruschini (figlio di Marcello Bruschini), suo nonno Ernesto Bruschini “Senior” era un medico che si appassionò al football durante una permanenza in Egitto durata alcuni anni. Tornato in Italia, secondo la ricostruzione del nipote, sarebbe stato socio fondatore del Naples e della Canottieri. Secondo il nipote, sarebbe morto nel 1936. Facendo delle ricerche, ho scoperto che c’era un famoso medico napoletano di nome Ernesto Bruschini, che però risulta morto a Napoli il 31 agosto 1940. Che siano la stessa persona e il nipote si sia sbagliato sulla data di morte? Secondo me è plausibile che il Bruschini socio fondatore del Naples sia il medico morto nel 1940 perché “Azzurri 1990 Napoli” lo descrive come medico e professore universitario napoletano. Quanti medici e professori universitari napoletani di nome “Ernesto Bruschini” ci saranno stati all’epoca? Io credo soltanto uno.
Ernesto Bruschini era un illustre medico, che si comportò da vero eroe nel corso dell’epidemia di colera che colpì Napoli nel 1886, venendo premiato con la medaglia d’argento al valor civile, poiché si era dedicato infaticabilmente nella cura dei colpiti dal grave morbo. Durante la prima guerra mondiale, nonostante non avesse più obblighi militari, prestò servizio quale primo capitano medico, rendendosi ancora una volta utile. “Uomo di grande cultura, di profonda bontà, di vivida intelligenza, il prof. Bruschini esercitò per oltre un cinquantennio la sua professione, nella quale si affermò ben presto, mantenendo alte le gloriose tradizioni della scuola medica napoletana, da cui, a giusta ragione, fu riconosciuto uno dei più insigni rappresentanti”.
I suoi figli giocarono nel Naples o nei club suoi successori (Internaples o Napoli): Attilio, Carlo, Ernesto e Marcello. Ernesto Bruschini “Junior” (giusto per distinguerlo dal padre illustre medico) fu anche giornalista sportivo del Mattino, oltre che calciatore dell’Internaples. Attilio e Carlo giocarono nel Naples mentre Marcello non giocò mai in prima squadra ma soltanto nelle riserve del Napoli, ricevendo comunque l’onore di essere allenato da mister Garbutt (allenatore del Napoli dal 1929 al 1935).
ARTURO KERNOT
Nato a Napoli intorno al 1887, era socio dei Canottieri Italia. Nel febbraio 1906 è indicato tra i membri del consiglio direttivo provvisorio del Naples. Morì tragicamente nel 1907 a 30 anni insieme al venticinquenne Eugenio D’Ovidio nel corso di un’escursione ai monti Lattari (più precisamente il Monte Sant’Angelo a tre pizzi). Durante una sosta, nei pressi della cengia che immette al ripido tratto finale della scalata, il Kernot scivolò sulla neve gelata, e, nel tentativo di trattenerlo, precipitò nell’abisso anche il D’Ovidio. Il monte venne disertato per più di due anni e soltanto nel dicembre del 1910 venne effettuata una nuova ascensione: «È stata una vera riabilitazione alpinistica del dolce picco» veniva scritto con enfasi nel bollettino CAI «che i napoletani da molto tempo, per la misera fine dei due noti giovani, consideravano ormai come il monte della sventura».
LUIGI SALSI
Figlio di Amadio Salsi, era un imprenditore partenopeo che promosse con numerose iniziative la diffusione dello sport a Napoli. Nel 1905 fondò un giornale sportivo, “La Rassegna Sportiva” (usciva tre volte al mese), che, pur occupandosi prevalentemente di automobilismo, non mancò di dare importanti notizie sulle vicende del Naples. Tra i soci fondatori del Naples, nel dicembre 1909 ne divenne il vicepresidente. Nel maggio 1908 annunciò l’idea di istituire una Coppa Challenge simile alla Palla Dapples, la cosiddetta Coppa Salsi. Tuttavia, fu solo nel dicembre 1909 che la Coppa Salsi fu messa in palio. La Coppa fu assegnata permanentemente dal Naples nel 1912, in quanto era la squadra che se l’era aggiudicata il maggior numero di volte nel corso del triennio 1909-1912.
EMILIO ANATRA
Ingegnere, appassionato di calcio e scherma, yachtman e armatore, nonché compositore di canzoni napoletane, nel maggio 1908 fu eletto presidente del Naples, mantenendo la carica per molti anni, fino al 1921. Socio fondatore dei Canottieri Napoli, ne fu presidente fino al 1925. Fu inoltre vicepresidente dei Canottieri Savoia nel 1908, vincendo nel 1909 alcune importanti competizioni di vela.
WILLIAM POTTS
Spesso scritto anche come “Poths”, si è preferita la grafia “Potts” in quanto è quella usata dalle fonti dell’epoca (alcune fonti moderne lo chiamano “James”, ma mi fido della Stampa Sportiva che lo chiama “William Potts”, in fondo è difficile che il corrispondente Hector Bayon avesse sbagliato il nome e il cognome del suo compagno di squadra). Secondo Athos Zontini, Potts era un dipendente della sede napoletana della compagnia di navigazione britannica “Cunard Line”, e fu tra i soci fondatori del Naples. Capitano della prima squadra, all’assemblea del club del dicembre 1907 Potts entrò a far parte di un triumvirato a cui fu affidata la presidenza del club. Gli altri due membri del triumvirato erano il cassiere Henry Saltmarsche e Hector Mario Bayon. Nel maggio 1908 fu riconfermato come capitano della prima squadra. Nel 1909 vinse la Coppa Lipton, mentre nel 1909-10 vinse il campionato meridionale di Seconda Categoria.
PETER JACKSON
Descritto come campione della “First Union di Newcastle”, una volta trasferitosi in Italia (più precisamente a Napoli) fu tra i soci fondatori del Naples e il primo capitano della squadra partenopea. Nel marzo 1906 fu nominato consigliere del club e capitano della prima squadra. Nel corso del 1906 e del 1907 fu schierato nel Naples in numerose amichevoli con squadre romane o equipaggi di navi inglesi (come Canopic, Suffolk e Cedric). Alla fine del 1907 tornò in Inghilterra per motivi professionali. La sua partenza fu percepita come una forte perdita per il club, che così si indeboliva considerevolmente.
CAMBIASO
Ex giocatore della FC Torinese, si trasferì a Napoli per gli studi in Ingegneria. Nel marzo 1906 risulta consigliere del club e capitano della seconda squadra. Alla fine del 1907, una volta laureatosi in Ingegneria, lasciò Napoli e il Naples. Tuttavia, risulta essere sceso di nuovo in campo in almeno una partita disputata nel 1908. Probabilmente cambiò idea.
MICHELE SCARFOGLIO
Figlio dei famosi giornalisti Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao (fondatori del “Mattino”), Scarfoglio si appassionò al football insieme ai fratelli Paolo e Carlo. Secondo alcune fonti moderne (da verificare), avrebbe cominciato a giocare a football mentre studiava in un collegio svizzero (forse è per questo che Athos Zontini lo definisce incredibilmente ed erroneamente di nazionalità svizzera). Socio fondatore del Naples, vi giocò fino al 1911, vincendo due campionati regionali di Terza Categoria, due campionati meridionali di Seconda Categoria e due Coppe Lipton. Era considerato tra i migliori “avanti” (cioè attaccanti) di tutta Napoli. Risulta anche aver scritto alcuni articoli sportivi sul quotidiano di famiglia “Il Mattino” con lo pseudonimo di “Forwards”. Nel 1911 fu costretto a partire soldato per la Libia a causa dello scoppio della guerra italo-turca. Nel 1912, tornato dal fronte, tradì il Naples passando ai “cugini” dell’Internazionale con cui disputò i campionati di massima serie 1912-13 e 1913-14. Nel 1913-14 con una doppietta eliminò la sua ex squadra dal campionato di Prima Categoria (la massima divisione) ma nella finale contro la Lazio la sua squadra fu umiliata: dopo la sconfitta di misura a Roma, l’Internazionale perse anche in casa venendo travolta addirittura 0-8.
MAX MAYER
Proveniente dal blasonato Genoa insieme al misterioso Leuft/Lenft (errore di stampa per Senft?), Mayer si trasferì nel 1906 al Naples, divenendo in breve tempo il capitano della seconda squadra. Nel 1907, insieme a Lenft, abbandonò il Naples. Entrambi erano half-back (mediani).
MICHELE CONFORTI
Fu il portiere del Naples fino al 1910 (alternandosi con altri portieri come Saltmarsche). Di lui si narra che, ogni volta che l’azione si svolgeva molto lontano dalla sua porta, si sedeva su una sedia portata in campo e conversava con gli spettatori a bordo campo. Vinse i campionati campani di Terza Categoria del 1908 e del 1909 e il campionato meridionale di Seconda Categoria 1909-10, nonché la Coppa Lipton nel 1909.
HECTOR MARIO BAYON
Nato a Genova nel 1885, la sua data di morte è per il momento ignota. Era ingegnere. Figlio di Eugenio Bayon e fratello dell’entomologo Enrico Bayon, inizialmente fu socio del glorioso Genoa plurititolato di quel periodo, pur non essendo riuscito ad entrare nei titolari.
Trasferitosi a Napoli, fu tra i soci fondatori del Naples e della Rari Nantes Parthenope. Giocò a calcio nel Naples, pur non rientrando quasi mai tra i titolari e venendo spesso relegato nella seconda squadra. Nel 1911 tradì il Naples diventando socio fondatore della U.S. Internazionale di Napoli. Fu corrispondente della Stampa Sportiva, informandola sulle partite di calcio che avevano luogo a Napoli.
Si dilettò anche a giocare a pallanuoto, disputando il campionato italiano di pallanuoto nel 1912 come giocatore della Parthenope, perdendo le finali con il Genoa. Arbitrò anche alcune partite di campionato, soprattutto di Terza Categoria, nonché alcune amichevoli. Nel 1910-11 fu eletto presidente del Comitato Regionale Campano.
Fascista, partecipò alla marcia su Roma del 1922, divenne Commendatore e nel 1933 si trasferì ad Haddis Abeba. Gli avvenimenti successivi della sua vita sono ignoti.
CARLO GAROZZO
Nato in Egitto, tornò in Italia per studiare all’Accademia delle Belle Arti e nel frattempo si mise a giocare nel Naples come terzino. Aveva un fratello, Augusto Garozzo, anch’egli giocatore del Naples. Giocò nel Naples dal 1908 al 1922. Nel 1909 vinse la Coppa Lipton e il campionato campano di Terza Categoria. A causa di un infortunio, saltò di fatto la stagione 1909-10. Tornò in campo nella stagione 1910-11, vincendo il campionato meridionale di Seconda Categoria e la Coppa Lipton. Dal 1912-13 al 1921-22 militò con il Naples nel campionato di Prima Categoria (la massima serie dell’epoca). Risultò anche aver allenato il Savoia nel 1921-22. Fu anche arbitro e la sezione di Napoli dell’AIA è intitolata in suo onore, dopo la sua morte negli anni trenta.
GAETANO DEL PEZZO
Nacque a Napoli il 7 giugno 1892.
Figlio del celebre matematico Pasquale Del Pezzo, sua madre Anne Charlotte Leffler era svedese (ma di fatto non la conobbe mai perché spentasi alcuni mesi dopo la sua nascita). Si laureò in Ingegneria e fu inoltre assistente di Geometria Analitica alla Federico II di Napoli. Si dilettò a giocare a scacchi, di cui divenne un apprezzato campione e addirittura ricoprì la carica di presidente della Federazione Scacchistica Italiana nel biennio 1949-1950. Per quanto riguarda la sua altra passione, il calcio, fu terzino del Naples dal 1910 al 1921. Fu presidente dell’Internazionale nella stagione 1921-22, e presidente del Napoli nella stagione 1939-40. Fu anche arbitro e dal 1922 presidente della sezione arbitri di Napoli. Nel 1948 fu insignito del titolo di pioniere del calcio italiano.
Morì a Napoli il 22 luglio 1970.
FRITZ GIANNINI
Giocò nella prima squadra del Naples nel 1909-10 e nel 1911-12, vincendo un campionato meridionale di Seconda Categoria nel 1909-10. Definito un “valoroso cannoniere”, Giannini divenne famoso tuttavia non come calciatore bensì come timoniere e skipper. Nel 1913 vinse da timoniere una importante competizione di vela, la Coppa Lysistrata, insieme ai compagni Stefano Fera, Leopoldo De Lieto, Umberto Porzio, Giacomo Rocchi, Ugo Filangieri, Cesare Pinardi, Giulio Gianturco, Cesare Fera. Nel 1934 (a meno di omonimie), alla guida dello Star Orsa, vinse con i colori del RYCC Savoia il Campionato Europeo 1934. In suo onore si corre tuttora una importante competizione di vela, la “Coppa d’argento Fritz Giannini”.
BRUNO ESPOSTO-LAU
Nato il 10 luglio 1886 a Napoli, era uno dei quattro figli di Giorgio Esposto e di Mary Louise Lau (quest’ultima nata in Danimarca). Il padre, pur essendo nato a Napoli, era di origini inglesi. Sposò una certa Ellen.
Bruno Esposto-Lau giocò nel Naples, anche se per lo più nella seconda squadra. Giocò titolare nella Terza Categoria 1909 (alla fine vinta) e nella partita di Coppa Salsi contro l’Audace del 27 marzo 1910, in cui fu schierato nell’insolito ruolo di estremo difensore per l’indisponibilità del vero portiere (nonostante giocasse fuori ruolo si distinse con delle belle parate). Giocò anche un amichevole con l’equipaggio della nave francese Gaulois nell’ottobre 1909. Arbitrò inoltre anche alcuni incontri tra squadre campane e fu segretario del Naples nel 1909, allorquando lesse su “La Stampa Sportiva” che il Naples avrebbe dovuto disputare la finale del Campionato Federale di Seconda Categoria contro il Piemonte. Irritato per il fatto che il Naples non fosse stato preavvisato dalla Federazione, Esposto-Lau scrisse alla Stampa Sportiva, accusando la Federazione di incoerenza in quanto fissava l’incontro tra il Naples e il Piemonte dopo la squalifica del Piemonte, e per regolamento nessuna squadra poteva incontrare una squadra squalificata pena la squalifica anche per essa.
Morì a Napoli il 6 agosto 1961.
CARLO BIANCHI
Ex giocatore del Milan, giocò nel Naples nella stagione 1906-07 prima di far ritorno ai rossoneri.
LEON CHAUDOIR
Forte attaccante belga, militò per diverse stagioni nel Liegi, prima di trasferirsi al Naples per la stagione 1910-11. Divenne rapidamente il bomber della squadra, segnando delle triplette contro Lazio e Palermo, permettendo al Naples di vincere la Coppa Lipton 1911 e contribuendo alla vittoria del campionato meridionale di Seconda Categoria 1910-11. Nel 1911-12 si trasferì allo Standard Liegi.
EMIL STEINIGGER
La grafia del cognome è incerta, alcune fonti scrivono Steinegger (e quanto al nome, alcune indicano “Walther”). Capitano del Naples per la stagione 1910-11, lo svizzero Steinigger vinse la Coppa Lipton 1911 e il campionato meridionale di Seconda Categoria 1910-11. Nell’autunno 1911 fu tra i soci fondatori dell’U.S. Internazionale, con il quale vinse il campionato meridionale di Seconda Categoria 1911-12.