Nel 1898 si disputò il primo campionato di football, a Torino, in una sola giornata. Vi partecipò il Genoa di Genova e tre squadre torinesi. In palio, abbinato al titolo di campione d’Italia, non vi era lo scudetto (introdotto solo nel 1924), ma la Coppa Duca degli Abruzzi. Ebbero la meglio i rossoblu genoani che si laurearono così campioni d’Italia per la prima volta. Il Genoa, vero mattatore del torneo, vinse anche i due campionati successivi, aggiudicandosi definitivamente la Coppa Duca degli Abruzzi (assegnata definitivamente alla squadra che l’avrebbe vinta per tre volte).
Nel 1901 fu il Milan a rompere l’egemonia genoana battendo i grifoni in finale per 3-0 e vincendo il suo primo titolo nazionale, ma i genoani si rifecero vincendo i tre campionati successivi e aggiudicandosi così definitivamente anche la Coppa Fawcus (messa in palio al posto della Coppa Duca degli Abruzzi). All’epoca il detentore in carica si qualificava direttamente alla finale. Nel frattempo nel 1904 fu introdotto il campionato di Seconda Categoria, inizialmente destinato alle sole squadre riserve, successivamente allargato alle prime squadre delle società non ammesse al massimo campionato. La massima serie prese dunque a chiamarsi “Prima Categoria”.
LA RIFORMA DEL TORNEO E I SUCCESSI DI JUVENTUS E MILAN
Nel 1905 fu cambiata la formula del torneo, stabilendo che i campioni regionali di Lombardia, Liguria e Piemonte avrebbero disputato un girone finale all’italiana a tre con partite di andata e ritorno (“girone doppio”) per l’assegnazione del titolo nazionale. Il vincitore del campionato si sarebbe aggiudicato inoltre la Coppa Spensley, messa in palio al posto della Coppa Fawcus. Il favorito Genoa pareggiò entrambi gli scontri diretti contro la Juventus, ma, pareggiando 2-2 contro la U.S. Milanese fanalino di coda del girone, perse il titolo a favore dei bianconeri (che contro l’U.S.M. avevano ottenuto due vittorie).
Nel 1906 Juventus e Milan chiusero il girone finale in vetta a pari punti, rendendo necessario lo spareggio. Il primo spareggio, disputato a Torino, terminò in parità. La ripetizione avrebbe dovuto avvenire in campo neutro, ma la Federazione scelse come campo neutro quello della U.S. Milanese, suscitando le proteste bianconere che a quel punto per protesta diedero forfait, consegnando così il titolo al Milan. Nel 1907 a partecipare al girone finale furono Milan, Torino e Andrea Doria. Gli scontri diretti tra rossoneri e granata terminarono entrambi in parità ma fu il Milan a trionfare per un punto a causa dell’inopinato pareggio in cui il Torino era incappato alla prima giornata contro il fanalino di coda Andrea Doria. I rossoneri, avendo vinto due volte la Coppa Spensley, volevano vincere anche la successiva edizione del campionato per potersi aggiudicare definitivamente l’ambito trofeo. Sennonché intervenne la Federazione.