Unione Sportiva Puteolana – Stagione 1921-22 – Storia

UNIONE SPORTIVA PUTEOLANA

Stagione 1921-22

 

Ritorno all’indice stagione

< 1920-21
1922-23 >

Dopo la delusione subita, la Puteolana si preparò per il successivo campionato, sperando che simili torti non si sarebbero mai più ripetuti. E infatti, questa volta non si ripeterono. In seguito alla scissione tra FIGC e CCI, la Lega Sud, lega da poco creata e a cui fu affidato il compito di gestire i campionati centro-meridionali (mentre quelli settentrionali furono affidati alla Lega Nord), decise di aderire alla CCI. La Puteolana disputò dunque per la stagione 1921-22 il campionato organizzato dalla CCI e non quello della FIGC.

Il campionato campano della Lega Sud della CCI cominciò il 6 novembre 1921 e fu dominato dalla Puteolana che vinse il girone a punteggio pieno con 12 vittorie su 12. Decisivi furono gli scontri diretti contro il competitivo Savoia di Torre Annunziata: l’11 dicembre 1921 i rossi espugnarono il difficile campo dell’Oncino per 0-1 (rete di Parodi al 65°) mentre al ritorno, all’Armstrong, arrivò una netta vittoria per 5-1. Il Savoia, avendo perso entrambi gli scontri diretti contro i rossi, che avevano già vinto matematicamente il campionato, non si presentò in campo nel recupero contro l’Internazionale chiudendo secondo con sei punti di distacco dalla Puteolana. Dopo aver confermato il dominio regionale, la Puteolana dovette affrontare le Finali della Lega Sud contro i campioni delle altre regioni. Fu sorteggiata in semifinale contro l’Anconitana, campione delle Marche: la partita fu disputata il 14 maggio 1922 sul campo neutro di Roma, e vide la vittoria per 3-0 dei rossi, grazie alle reti di Elia al 9°, di Ponzone al 15° e di Parodi al 23°. La Puteolana si qualificò così alla finale della Lega Sud, da disputare contro i romani della Fortitudo. La vincente della sfida si sarebbe laureato Campione dell’Italia Centro-Meridionale e avrebbe ottenuto l’onore di affrontare la Pro Vercelli (campione della Lega Nord) nella finalissima per il titolo di Campione d’Italia. La finale avrebbe dovuto disputarsi in gara unica sul neutro di Livorno ma la Puteolana per problemi organizzativi rinunciò al beneficio del campo neutro. La finale si disputò dunque a Roma il 4 giugno 1922 e purtroppo andò male per i rossi, che persero per 2-0, a causa di una sfortunata autorete di Lobianco al 20° e al raddoppio di Bramante nella ripresa. Fu così la Fortitudo ad accedere alla finalissima per il titolo di Campione d’Italia contro la Pro Vercelli, vinta ovviamente largamente dai vercellesi. Alla Puteolana restò la soddisfazione di essere vicecampione dell’Italia Centro-Meridionale e di essere andata vicina alla qualificazione alla finalissima per il titolo di Campione d’Italia. La formazione tipo della Puteolana vicecampione centro-meridionale era: Rinetti; Farina, Lobianco; Cassese, Fiore, Moretti III; Elia, Polisano, Ponzone, Parodi, Paolino.

E’ da segnalare inoltre la disputa di una prestigiosa amichevole contro il blasonato Genoa, disputata a Pozzuoli il 16 aprile 1922 e persa di misura per 2-1: la Puteolana passò addirittura in vantaggio (rete di Parodi al 1° minuto) prima di subire la rimonta dei genoani che pareggiarono allo scadere del primo tempo e segnarono il gol della vittoria soltanto a tre minuti dalla fine. Andrebbe aggiunto che il Genoa schierò in campo cinque riserve (ma anche i rossi subirono la defezione di due titolari) e che due gol della Puteolana furono annullati per fuorigioco. Il “figlio di Dio” De Vecchi (giocatore del Genoa e della nazionale) rimase stupito dalla foga agonistica mostrata dai rossi di Pozzuoli nel corso dell’amichevole, e soprannominò il capitano della Puteolana Parodi “il figlio del diavolo” (la Puteolana era soprannominata “i diavoli rossi”).

Purtroppo il raggiungimento della finale di Lega Sud fu il canto del cigno della Puteolana, che, qualche mese dopo, nell’ottobre 1922 fu costretta addirittura a sciogliersi per difficoltà economiche, dopo un vano tentativo di fusione con la Bagnolese. Il giornale di Milano “La Gazzetta dello Sport”, nel numero del 22 ottobre 1922, scrisse:

“Era corsa voce in questi ultimi giorni di una grave crisi latente in seno alla Puteolana, e data la gravità di una simile notizia abbiamo voluto sincerarcene recandoci personalmente a Pozzuoli. La verità purtroppo è più grave di quello che appariva in un primo momento. In effetti da più giorni serpeggiava un certo malumore fra i soci e i supporters locali, per le cattive prove date dalla squadra campione contro l’Internazionale e la Pro Italia. A ciò si sono aggiunte alcune difficoltà finanziarie sorte per le ingenti spese occorrenti per la nuova stagione, le quali hanno finito per aggravare la situazione. Si era pensato persino a un tentativo di fusione tra la Puteolana e la Bagnolese, che anch’essa versa in condizioni alquanto precarie; ma anche questa soluzione, che sarebbe risultata simpaticissima e molto opportuna, è andata in fumo. Dopo di ciò ieri sera l’assemblea dei soci, dopo ampia e documentata discussione, ha finito per decretare lo scioglimento della Società. Non c’è chi veda quale profonda e dolorosa eco solleverà una tale decisione nell’ambiente calcistico della Lega del Sud, nella quale la Puteolana era assurta per valore di giocatori e per il grande ardore dei suoi sostenitori ad uno dei primissimi posti. Il fatto dolorosissimo presta il fianco a molti e svariati commenti, specie a noi che l’anno scorso passammo per visionari per avere onestamente spezzato una lancia contro il pericolo del professionismo. Dimostreremo in seguito che avevamo ragione allora come l’abbiamo oggi. Ma ora non è tempo per recriminare. Piuttosto, per il buon nome del nostro calcio e perché resti in piedi la bella e gloriosa tradizione dei diavoli rossi di Pozzuoli, noi confidiamo nel buon senso e nella grande passione dei puteolani per i propri colori, perché comunque rientri la calma, e la Puteolana risorga più forte e più gloriosa di prima. Questo è quanto si augurano tutti coloro che amano veramente lo sport per lo sport, e che gli amici di Pozzuoli devono volere a ogni costo.”

Si sciolse così la gloriosa Puteolana. I suoi giocatori più rappresentativi andarono a rinforzare altre squadre (come il Savoia, che prese il posto dei rossi di Pozzuoli come dominatore del campionato regionale).