Naples Football Club – Stagione 1920-21 – Storia

NAPLES FOOT-BALL CLUB

 

 

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Dopo il deludente campionato della stagione precedente, il Naples si rilanciò. Inserito nel girone preliminare A con Puteolana, Savoia e Salernitana, chiuse il girone al secondo posto dietro la Puteolana, qualificandosi al girone finale campano. Nel girone finale sconfisse la Bagnolese alla prima giornata per 2-1, ma poi fu fermata sul pari dall’Internazionale (che poi si rivelerà il fanalino di coda del girone) e perse lo scontro diretto contro la capolista Puteolana per 3-2 a causa di un gol subito a cinque minuti dal termine. Per giunta perse per 2-0 la partita di ritorno contro la Bagnolese, che così operò il sorpasso salendo al secondo posto, l’ultimo valido per la qualificazione alle Semifinali Centro-Sud. Tuttavia, già la settimana successiva, il Naples tornò al secondo posto, battendo per 2-1 l’Internazionale nella stracittadina, e approfittando della vittoria della capolista Puteolana sulla Bagnolese. Tuttavia il Naples, per poter essere certo della qualificazione, avrebbe dovuto battere l’ancora invitta Puteolana in casa, impresa certo ostica. Tuttavia il Naples, grazie a una ottima prestazione e ad alcune sviste arbitrali a proprio favore (la Puteolana protestò per l’arbitraggio di Argento), si portò sul 3-0, risultato con cui fu sospesa la partita a dieci minuti dal termine per un’invasione dei tifosi della Puteolana, inferociti per il prezzo proibitivo dei biglietti e per l’arbitraggio di Argento. Il Comitato Regionale Campano punì la Puteolana per l’invasione del campo dei propri tifosi assegnando la vittoria a tavolino per 2-0 al Naples e squalificandola e togliendola dalla classifica. Il Naples, secondo sul campo, vinse così il campionato campano a tavolino, qualificandosi al pari della Bagnolese alle semifinali centro-sud. Furono vane le proteste e i reclami della Puteolana, che gridò al complotto accusando il Comitato Regionale Campano di averla voluta escludere dal campionato per mere ragioni di invidia e di vendetta: la Presidenza Federale confermò l’esclusione della Puteolana dalle Semifinali, pur riducendo considerevolmente o annullando le squalifiche di giocatori e campo stabilite dal Comitato Regionale Campano.

In semifinale il Naples fu inserito nel Girone A con Livorno e Lazio. Le semifinali cominciarono con la difficile trasferta di Livorno: il divario tra labronici e partenopei era troppo ampio, e i primi ne uscirono facilmente vincitori per 5-2. Già la settimana dopo, comunque, i partenopei seppero riscattarsi battendo per 4-2 in casa la Lazio. I biancocelesti schieravano in porta Fulvio Bernardini, il quale, dopo le caterve di reti subite nelle semifinali, decise di cambiare ruolo, diventando attaccante e affermandosi definitivamente, diventando persino il primo giocatore di una squadra del Centro-Sud a debuttare in nazionale. La Lazio fu poi battuta anche dal Livorno, e così alla quarta giornata delle semifinali lo scontro Naples-Livorno divenne l’ultima spiaggia per i partenopei: solo battendo i labronici potevano sperare ancora di raggiungerli in vetta. Il divario tuttavia era troppo ampio: il Livorno al 60′ vinceva già per 2-0 e il gol di Valente al 75° riaprì solo teoricamente la partita; il Livorno espugnò il campo di Bagnoli imponendosi per 2-1, qualificandosi matematicamente alla finale. L’ultima partita, disputata a Roma contro la Lazio e ormai ininfluente, fu spumeggiante: finì 4-4, con il Naples a un certo punto in vantaggio per 4-2 ma che si fece rimontare dai biancocelesti.