Naples Football Club – Stagione 1909-10 – Storia

NAPLES FOOT-BALL CLUB

 

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Campione meridionale (1909-10)
La stagione 1909-10 cominciò nell’autunno 1909 con la disputa e vittoria da parte del Naples di numerose competizioni non ufficiali contro compagini locali, come il torneo regionale di Caserta e la Targa Clescovich, nonché con partite con equipaggi di navi estere, come quello della nave francese Gaulois (sconfitto per 7-1).

Il torneo regionale di Caserta, aperto alle sole società napoletane e casertane, fu organizzato dallo stesso Naples nel novembre 1909. Ebbe luogo in una sola giornata, il 17 novembre 1909, e vi presero parte quattro società, tre di Napoli (Naples Foot-Ball Club, Open Air Sporting Club e Sport Club Audace) e una di Caserta (Robur Football Club). Tuttavia l’Open Air diede forfait all’ultimo minuto. Una volta avvenuto il sorteggio, ebbe luogo il primo incontro, tra Naples e Audace, vinto dai primi per 7-0 (di cui cinque segnati nel primo tempo). Nel pomeriggio ebbe luogo la partita decisiva tra il Naples, vincitore del primo incontro, e il Robur di Caserta: la partita segnò la vittoria per 3-0 dei partenopei, che così vinsero sia il ricco premio offerto dal Comitato che le undici medaglie offerte dal signor Anatra. Dopodiché si disputò la partita valida per il secondo posto tra Audace e Robur: questi ultimi, ancora stanchi per la partita contro il Naples, non poterono che subire l’iniziativa degli avversari ed essere costretti a chiudersi in difesa; a pochi minuti dalla fine l’Audace passò in vantaggio. A questo punto successe il finimondo con i tifosi della Robur che invasero il campo inferociti e i giocatori casertani che, dopo essersi lamentati con l’arbitro per la computazione del tempo, decisero di ritirarsi dal campo in segno di protesta. Il secondo posto spettò quindi all’Audace.

Nel dicembre 1909, infine, il Naples si aggiudicò la Targa Clescovich. Alla competizione presero parte Robur di Caserta, Naples, S.S. Napoli e Audace. La prima semifinale vide la facile vittoria per 11-0 del Naples sulla Robur. La seconda semifinale, tra S.S. Napoli e Audace, fu più combattuta: essendo terminata in parità, dovette essere ripetuta. Nella ripetizione del 8 dicembre 1909, arbitrata da Bayon del Naples, prevalse l’Audace per 3-0 (di cui due segnati nel primo tempo). La finale tra Naples e Audace ebbe luogo il pomeriggio stesso dell’8 dicembre, e vide la vittoria del Naples che segnò quattro reti nel primo tempo e cinque reti nella ripresa, per un totale di nove reti a zero. Il Naples ribadì così la propria netta superiorità in ambito locale conquistando l’ennesimo trofeo.


Sempre nel dicembre 1909, alle elezioni del club, Emilio Anatra fu eletto presidente, Luigi Salsi vicepresidente, Guido Caristo cassiere, Fritz Giannini cassiere, Hector M. Bayon direttore-consigliere. William Potts fu riconfermato come capitano della prima squadra, mentre, come componenti della commissione sportiva furono eletti Michele Conforti, Delfino Giolino, Carlo Garozzo e Hubert Kingdon.

Nel frattempo, il 5 dicembre 1909 il vicepresidente del Naples, Luigi Salsi, donò al Naples una ricchissima coppa d’argento, la cosiddetta Coppa Salsi, affinché fosse messa in palio tra tutte le squadre della quarta e quinta sezione (cioè dell’Italia Meridionale e Insulare) regolarmente affiliate alla FIGC. La coppa fu fabbricata nello stabilimento Nelli di Firenze. Il regolamento era molto simile a quello della celeberrima Coppa Dapples e della Coppa Frank Bryan: le gare di Coppa Salsi si sarebbero svolte ogni anno dal 1 dicembre al 30 aprile dell’anno successivo; le gare dovevano aver luogo nella città di residenza del detentore del trofeo, e sul terreno da esso scelto, purché a norma. Il vincitore della sfida sarebbe diventato il detentore temporaneo della Coppa e avrebbe potuto incidere il proprio nome sulle targhette annesse alla Coppa come testimonianza dell’avvenuta vittoria. Il club che avrebbe vinto il premio nell’ultima settimana di gioco a fine aprile, avrebbe detenuto il possesso temporaneo della coppa fino alla stagione successiva. La squadra che avrebbe inciso il maggior numero di volte il proprio nome sulle targhette annesse alla coppa (cioè che l’avesse vinta il maggior numero di volte) entro il 30 aprile 1912 ne sarebbe diventato il detentore definitivo.



Per quanto riguarda i campionati ufficiali FIGC, il Naples iscrisse la propria prima squadra al campionato meridionale di Seconda Categoria e la seconda squadra (quella riserve) al campionato regionale di Terza Categoria. Al campionato meridionale di Seconda Categoria si iscrisse solo un’altra squadra, i pugliesi del Bari Foot-Ball Club. La partita di andata si disputò a Napoli il 20 febbraio 1910 e vide la netta vittoria del Naples per 6-2, nonostante la prima a portarsi in vantaggio fosse stato il Bari. Il ritorno, in programma la settimana successiva a Bari, fu vinto a tavolino dai partenopei per forfait della squadra di casa. Il Naples vinse così il campionato meridionale di Seconda Categoria. La squadra campione era costituita da: Conforti, Garozzo, Goos, Giannini, Kingdon, Haaga, Scarfoglio, Riolo, Poths, Fallert, Catterina.

La seconda squadra del Naples (o Naples II), invece, non riuscì a vincere il campionato regionale di Terza Categoria, cominciato il 3 aprile 1910, contro le prime squadre delle società campane minori. Dopo un buon inizio, con due vittorie nelle prime due giornate (due 3-0 inflitti rispettivamente a Open Air e a S.S. Napoli), nelle tre giornate rimanenti il Naples II colse un pareggio (2-2 contro l’Elios) e due sconfitte (entrambe per 2-0, contro Juventus e Audace). Il risultato fu che il Naples II terminò il girone napoletano solo al quarto posto con cinque punti, a quattro punti di distacco dalla prima classificata, lo Sport Club Audace. L’Audace vinse poi il titolo regionale superando in finale la Robur di Caserta, ammessa direttamente in finale in quanto unica squadra non partenopea iscritta al campionato.

Nel frattempo, come l’anno precedente, si disputò la Coppa Lipton e il Naples si recò a Palermo da campione in carica. La finale, come l’anno precedente, si disputò il giorno di Pasqua tra Naples e Palermo. Questa volta il Naples, a causa dell’assenza per malattia di alcuni dei suoi migliori giocatori, sostituiti da alcuni elementi della squadra riserve, non riuscì nell’impresa. Dopo un primo tempo terminato a reti inviolate, nella ripresa il Naples crollò completamente subendo quattro reti di fila e riuscendo a segnare il gol della bandiera solo grazie a un rigore trasformato da Fallert. Il Palermo, imponendosi nettamente per 4-1, ottenne così la rivincita per la sconfitta dell’anno precedente.


Nel frattempo, lo Sport Club Audace di Napoli decise di approfittare del fatto che la prima squadra del Naples fosse in quel momento impegnata in Sicilia contro il Palermo nella Coppa Lipton per sfidarlo in una partita di Coppa Salsi da tenersi il 27 marzo 1910. Il Naples, colto alla sprovvista, dovette schierare in quel giorno la seconda squadra e nemmeno al completo, dato che alcuni elementi delle riserve erano partiti per la Sicilia in sostituzione di alcuni elementi della prima squadra che avevano dovuto defezionare per malattia. Alla fine il Naples fu costretto a presentarsi in campo con soli dieci calciatori e con un giocatore (il Lau) costretto a improvvisarsi estremo difensore per la defezione all’ultimo minuto del vero portiere. Il primo tempo terminò 0-0 a causa di un rigore per il Naples fallito da Giolino. Nella ripresa il Lau, improvvisatosi portiere, si rese artefice di alcune splendide parate riscuotendo l’applauso dei tifosi. Pfister segnò per il Naples un gol che però l’arbitro Parisi annullò perché segnato con la mano. La partita terminò 0-0, dunque per regolamento la Coppa fu vinta dal detentore, il Naples, che ottenne di incidere il proprio nome sulla coppa per la prima volta. Nel frattempo, sempre nel marzo 1910, il Naples si aggiudicò la Coppa Città di Napoli, surclassando l’Open Air per 7-1.

Il 13-14 maggio 1910 il Naples avrebbe dovuto partecipare al Torneo dei Mille in programma a Palermo per celebrare il cinquantenario dello sbarco dei Mille, ma per un inconveniente durante il viaggio la squadra arrivò fuori tempo massimo in Sicilia, venendo quindi esclusa dalla competizione per deliberazione del comitato organizzatore della competizione. Il Naples si dovette dunque accontentare di disputare delle amichevoli in Sicilia. Il 13 maggio 1910 sconfisse il Messina per 5-0.