Al campionato 1914-15 parteciparono 36 squadre nell’Italia Settentrionale. Tuttavia la FIGC, all’assemblea federale del 2 agosto 1914, al fine di ridurne il numero di partecipanti, decise di riformare il torneo a partire dalla stagione 1915-16. La riforma avrebbe suddiviso la Prima Categoria (la massima serie dell’epoca) in due divisioni, la Categoria A e la Categoria B, entrambe a 18 squadre. La Categoria A avrebbe assegnato il titolo di Campione d’Italia mentre la Categoria B avrebbe messo in palio delle promozioni alla nuova massima serie. Entrambe le Categorie erano suddivise in tre gironi da sei squadre ciascuno. Le migliori due classificate di ognuno dei tre gironi della Categoria A avrebbero partecipato al girone finale per il titolo, mentre l’ultima di ognuno dei gironi sarebbe retrocessa in Categoria B, sostituita dalle vincenti dei tre gironi cadetti. Le ultime classificate di ognuno dei gironi di Categoria B sarebbero retrocesse nei campionati regionali di Promozione, sostituite dai tre campioni regionali di quest’ultimo campionato. Per attuare la riforma era necessario ridurre il numero di partecipanti, e per tale motivo fu stabilito che sarebbero state ammesse alla Categoria A solo le tre migliori classificate di ognuno dei sei gironi settentrionali, mentre le altre sarebbero risultate retrocesse.
Per quanto riguarda l’Italia Centro-Meridionale, essa rimase esclusa dalla riforma. Infatti i tre gironi di Categoria A e di Categoria B avrebbero incluso solo squadre settentrionali. Sembra che vi furono delle proteste soprattutto da parte delle squadre romane, che si opposero alla riforma in assemblea temendo di essere escluse, insieme al resto del centro-sud, dal massimo campionato. Il 25 luglio 1914 nella sede del Roman si tenne una riunione delle società laziali per stabilire le richieste da indirizzare alla Federazione all’assemblea federale del 2 agosto 1914, e furono stabilite le seguenti richieste:
1) Protesta collettiva, da concertare con gli altri delegati meridionali, per la trascuratezza dei nordisti nei confronti del sud calcistico. Due casi su tutti: prima del match con lo Spes Livorno, la Lazio ha ricevuto la data il venerdì, e la domenica ha dovuto partire per Livorno; stessa storia col Casale. 2) Candidatura di Lazio, Roman e Audace alla prima categoria. Assurdo che il regolamento preveda l’ammissione alla prima categoria solo per le squadre vincenti il campionato di seconda, in modo da escludere le centromeridionali, tutte classificate di terza. 3) Nella passata stagione il campionato regionale laziale, come quello toscano, iniziò a novembre e terminò a febbraio. Risultato: nella finale a luglio la Lazio era l’ombra di se stessa. Occorre procrastinare l’avvio in maniera da far svolgere le semifinali di Lazio e Toscana in simultanea con quelle del nord. 4) Ammettere alle semifinali del centrosud non due ma quattro squadre. 5) E’ impossibile per le romane avere un campo recintato: il costo si aggira sulle duemila lire. E’ necessario anche per il 1914-15 non obbligare le squadre meridionali al campo recinto. 6) Tasse ridotte alla metà rispetto ai club settentrionali, che incassano molto di più. 7) Utilizzare i proventi dei match internazionali per aiutare le società meridionali impegnate nelle trasferte della fase finale. 8) Tenere anche a Roma un match internazionale, come propaganda.
In una ulteriore riunione, tenutasi il 30 luglio 1914 sempre nella sede della Pro Roma, fu stabilito di presentare le seguenti richieste:
- Ammettere in Prima Categoria le sei società dell’anno scorso ed eventualmente altre squadre che diano affidamento di salda costituzione fisica e sportiva, purché non vengano lesi i diritti delle sei suddette società;
- Le date dei giorni siano stabilite in modo che il campionato settentrionale e quello centrale-meridionale abbiano termine contemporaneamente;
- Alle semifinali e alle finali debbono essere ammesse le due prime squadre classificate.
- Le società concorrenti al campionato di Prima Categoria debbono avere un campo proprio. La Federazione, considerati gli esigui incassi, deve accordare forti riduzioni delle tasse in genere ammettendo per le cointeressenze il principio della tassazione a percentuale;
- La Federazione deve facilitare sei incontri tra squadre settentrionali e meridionali, occorrendo con opportuni sussidi;
- La Federazione deve fare disputare un incontro internazionale a Roma.
Tuttavia le richieste delle società laziali non vennero prese in considerazione e ciò, secondo alcuni ricercatori (vedasi qui), significava che le squadre centro-meridionali sarebbero state escluse dalle Categorie A e B a partire dalla stagione 1915-16, con la possibilità di esservi ammesse entro alcuni anni vincendo i gironi regionali di Terza Categoria e Promozione.
In ogni modo la riforma alla fine non si fece, a causa della sospensione bellica, e alle pressioni delle società minori al termine del conflitto mondiale. E il vincitore del campionato dell’Italia Centro-Meridionale conservò anche negli anni successivi il diritto di giocarsi teoricamente lo scudetto nella sfida conclusiva contro i favoriti campioni del Nord.
Si segnala inoltre l’intenzione da parte della FIGC di organizzare a partire da questa stagione una coppa nazionale, verosimilmente prendendo spunto dalla coppa nazionale spagnola, a giudicare dal fatto che la nuova competizione avrebbe preso il nome di “Coppa del Re”. Tuttavia, non risulta essersi effettivamente disputata alcuna partita di tale competizione. La sospensione delle attività agonistiche in seguito all’entrata in guerra dell’Italia fece il resto, e bisognerà attendere il 1922 affinché si disputi la prima edizione della Coppa Italia.
GLI ESITI DELLE ELIMINATORIE NELL’ITALIA SETTENTRIONALE
Al termine delle eliminatorie gestite dai comitati regionali, gli esiti furono i seguenti.
Comitato Regionale | Gironi gestiti | Alla fase subnazionale Nord | Ammesse alla Categoria A | Retrocesse teoriche |
---|---|---|---|---|
Piemontese-Ligure | Girone A | Alessandria Andrea Doria |
GenoaAlessandria Andrea Doria |
GenoaAcqui AC Ligure |
Savona
Girone B | Juventus Vigor |
TorinoJuventus Vigor |
TorinoPiemonte Veloces Biella |
Valenzana|
Lombardo | Girone C | Casale Novara |
Pro VercelliCasale Novara |
Pro VercelliRacing Libertas Savoia Milano |
Nazionale Lombardia
Girone D | Juventus Italia |
MilanJuventus Italia Bologna |
MilanChiasso Audax Modena |
AC Milanese|
Girone E | Como |
InterComo US Milanese |
InterBrescia Modena |
Cremonese|
Veneto-Emiliano | Girone F | Hellas Venezia |
VicenzaHellas Venezia |
VicenzaUdine Petrarca |
Padova
Si tenga presente che alcune squadre si erano sciolte a torneo in corso (oppure a fine campionato) come il Vigor, il Piemonte o il Savoia di Milano, cessando la loro attività. Questo significava che si liberarono dei posti per possibili ripescaggi. In ogni modo le retrocessioni furono annullate dopo la sospensione bellica, tanto ché nel 1919-20 furono ammesse ben 48 squadre alle eliminatorie regionali settentrionali, invece delle 18 a cui la massima serie avrebbe dovuto ridursi a partire dalla stagione 1915-16.
SEMIFINALI ITALIA SETTENTRIONALE
GIRONE A | |||||||
SQUADRE | PUNTI | G | V | N | P | GF | GS |
GENOA | 10 | 6 | 5 | 0 | 1 | 25 | 5 |
CASALE | 8 | 6 | 4 | 0 | 2 | 9 | 9 |
JUVENTUS | 6 | 6 | 3 | 0 | 3 | 13 | 15 |
VENEZIA | 0 | 6 | 0 | 0 | 6 | 4 | 22 |
Genoa qualificato alle Finali Italia Settentrionale.
SEMIFINALI – GIRONE A | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
10-1-1915 | Genoa-Juventus | 4-0 | |
10-1-1915 | Casale-Venezia | 2-1 | – |
17-1-1915 | Juventus-Casale | 4-2 | – |
17-1-1915 | Venezia-Genoa | 0-3 | – |
24-1-1915 | Genoa-Casale | 3-0 | Disputata il 7-2. |
24-1-1915 | Juventus-Venezia | 2-0 | Disputata il 7-2, a tavolino. |
21-2-1915 | Juventus-Genoa | 2-5 | Disputata il 21-3. |
21-2-1915 | Venezia-Casale | 0-1 | – |
28-2-1915 | Casale-Juventus | 2-0 | Disputato il 28-3, a tavolino per forfait. La Juventus, che si era ritirata dal Campionato, disputò ugualmente l’incontro, giocato a livello di amichevole, imponendosi per 2-1. |
28-2-1915 | Genoa-Venezia | 9-1 | – |
7-3-1915 | Casale-Genoa | 2-1 | |
7-3-1915 | Venezia-Juventus | 2-5 |
GIRONE B | |||||||
SQUADRE | PUNTI | G | V | N | P | GF | GS |
MILAN | 9 | 6 | 4 | 1 | 1 | 9 | 6 |
ALESSANDRIA | 7 | 6 | 3 | 1 | 2 | 7 | 7 |
VIGOR TORINO | 4 | 6 | 1 | 2 | 3 | 3 | 4 |
NOVARA | 4 | 6 | 2 | 0 | 4 | 2 | 4 |
Milan qualificato alle Finali Italia Settentrionale.
SEMIFINALI – GIRONE B | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
10-1-1915 | Alessandria-Vigor | 2-0 | |
10-1-1915 | Novara-Milan | 1-2 | – |
17-1-1915 | Milan-Alessandria | 2-1 | – |
17-1-1915 | Novara-Vigor | 3-2 | – |
24-1-1915 | Alessandria-Novara | 2-0 | Disputata il 7-2, a tavolino. |
24-1-1915 | Milan-Vigor | 2-0 | Disputata il 7-2. |
21-2-1915 | Vigor-Alessandria | 0-1 | Disputata il 21-3. |
21-2-1915 | Milan-Novara | 2-1 | Disputata il 21-3. |
28-2-1915 | Alessandria-Milan | 0-0 | Disputata il 28-3. |
28-2-1915 | Vigor-Novara | 4-1 | Disputata il 28-3. |
7-3-1915 | Novara-Alessandria | 3-1 | Disputata il 14-3. |
7-3-1915 | Vigor-Milan | 3-1 |
GIRONE C | |||||||
SQUADRE | PUNTI | G | V | N | P | GF | GS |
TORINO | 12 | 6 | 6 | 0 | 0 | 18 | 3 |
PRO VERCELLI | 8 | 6 | 4 | 0 | 2 | 12 | 6 |
HELLAS VERONA | 2 | 6 | 1 | 0 | 5 | 10 | 16 |
COMO | 2 | 6 | 1 | 0 | 5 | 4 | 19 |
Torino qualificato alle Finali Italia Settentrionale.
SEMIFINALI – GIRONE C | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
10-1-1915 | Pro Vercelli-Como | 5-0 | Disputata il 14-3. |
10-1-1915 | Torino-Hellas | 3-1 | – |
17-1-1915 | Como-Torino | 1-5 | Disputata il 21-3. |
17-1-1915 | Hellas-Pro Vercelli | 2-3 | – |
24-1-1915 | Como-Hellas | 3-0 | – |
24-1-1915 | Torino-Pro Vercelli | 3-0 | |
21-2-1915 | Como-Pro Vercelli | 0-1 | Disputata il 28-3. |
21-2-1915 | Hellas-Torino | 1-4 | Disputata il 28-3. |
28-2-1915 | Torino-Como | 2-0 | Disputata il 21-3, a tavolino. |
28-2-1915 | Pro Vercelli-Hellas | 3-0 | Disputata il 21-3. |
7-3-1915 | Hellas-Como | 6-0 | |
7-3-1915 | Pro Vercelli-Torino | 0-1 |
GIRONE D | |||||||
SQUADRE | PUNTI | G | V | N | P | GF | GS |
INTERNAZIONALE | 9 | 6 | 4 | 1 | 1 | 27 | 2 |
ANDREA DORIA | 7 | 6 | 3 | 1 | 2 | 11 | 10 |
VICENZA | 5 | 6 | 2 | 1 | 3 | 8 | 23 |
JUVENTUS ITALIA | 3 | 6 | 1 | 1 | 4 | 6 | 17 |
Inter qualificato alle Finali Italia Settentrionale.
SEMIFINALI – GIRONE D | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
10-1-1915 | Inter-Vicenza | 16-0 | |
10-1-1915 | Juve Italia-A. Doria | 1-1 | – |
17-1-1915 | A. Doria-Inter | 1-0 | – |
17-1-1915 | Vicenza-Juve Italia | 4-0 | Disputata il 14-3. |
24-1-1915 | Juve Italia-Inter | 1-4 | Disputata il 21-3. |
24-1-1915 | Vicenza-A. Doria | 4-3 | |
21-2-1915 | Vicenza-Inter | 0-0 | |
21-2-1915 | A. Doria-Juve Italia | 4-2 | Disputata il 28-3. |
28-2-1915 | Inter-A. Doria | 3-0 | |
28-2-1915 | Juve Italia-Vicenza | 2-0 | A tavolino. |
7-3-1915 | Inter-Juve Italia | 4-0 | |
7-3-1915 | A. Doria-Vicenza | 2-0 |
FINALI ITALIA SETTENTRIONALE
GIRONE FINALE | |||||||
SQUADRE | PUNTI | G | V | N | P | GF | GS |
GENOA | 7 | 5 | 3 | 1 | 1 | 13 | 11 |
TORINO | 5 | 5 | 1 | 3 | 1 | 11 | 7 |
INTERNAZIONALE | 5 | 5 | 2 | 1 | 2 | 11 | 12 |
MILAN | 3 | 5 | 0 | 3 | 2 | 4 | 9 |
Tale girone fu sospeso a causa della guerra: non furono disputate le partite Genoa-Torino e Milan-Internazionale. |
FINALI ITALIA SETTENTRIONALE | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
18-4-1915 | Milan-Genoa | 1-1 | |
18-4-1915 | Torino-Inter | 2-2 | – |
25-4-1915 | Genoa-Inter | 5-3 | – |
25-4-1915 | Milan-Torino | 1-1 | – |
2-5-1915 | Inter-Milan | 3-1 | – |
2-5-1915 | Torino-Genoa | 6-1 | – |
9-5-1915 | Genoa-Milan | 3-0 | – |
9-5-1915 | Inter-Torino | 2-1 | – |
16-5-1915 | Inter-Genoa | 1-3 | – |
16-5-1915 | Torino-Milan | 1-1 | – |
23-5-1915 | Milan-Inter | n.d. | Non disputato per la sospensione bellica del campionato. |
23-5-1915 | Genoa-Torino | n.d. | Non disputato per la sospensione bellica del campionato. |
GLI ESITI DELLE ELIMINATORIE NELL’ITALIA CENTRALE
Al termine delle eliminatorie gestite dai comitati regionali, gli esiti furono i seguenti.
Comitato Regionale | Campione regionale | AllA FASE subnazionalE CENTRO |
---|---|---|
Lazio | Roman | Lazio |
Roman
Toscana | Pisa | Lucca |
Pisa
Nota Bene: Inizialmente, come da regolamento, alle finali dell’Italia Centrale (girone di semifinale del campionato centro-meridionale) avrebbero dovuto prendere parte solo i campioni regionali, Roman e Pisa. Il regolamento, infatti, all’articolo 15, afferma testualmente: “le vincenti di ogni Regione si incontreranno fra di loro per stabilire la vincente di ogni Sezione” (all’articolo 14 viene affermato che le sezioni sono Italia Centrale, Italia Meridionale e Italia Insulare). L’Annuario Italiano del Football 1914-15 (a cura di Guido Baccani), a pagina 157, afferma che solo i campioni regionali di Toscana e Lazio avrebbero preso parte al girone finale dell’Italia Centrale (girone di semifinale del Campionato dell’Italia Centrale, Meridionale ed Insulare). Anche il “Ponte di Pisa” (vedasi qui) afferma che Roman e Pisa “dovevano da sole disputarsi il titolo di Campione dell’Italia Centrale”. Tuttavia, in seguito al “Caso Lissoni”, furono ripescati i vicecampioni regionali, Lazio e Lucca, “per l’intromissione di qualche membro interessato dei due Comitati Regionali”. Lissoni era il portiere del Roman, ma proveniva dal Genoa; era giunto a Roma per svolgere il servizio militare, e pensò bene di ottenere una doppia tessera di giocatore del Genoa e del Roman; la tessera da giocatore del Roman sarebbe stata valida solamente per il periodo di servizio militare, mentre quella da giocatore del Genoa sarebbe tornata valida quando sarebbe tornato in Liguria. Ora Lissoni, una volta tornato in Liguria al Genoa, scese in due occasioni a Roma per disputare irregolarmente partite di campionato contro Fortitudo e Audace. Le due società chiesero la vittoria a tavolino per l’irregolarità di Lissoni, tesserato per il Genoa ma schierato in campo dal Roman. Nel caso il reclamo fosse stato pienamente accolto, il Roman avrebbe perso quattro punti venendo scavalcato dalla Lazio e perdendo a tavolino la qualificazione (tuttavia, nel caso fosse stata riconosciuta la buona fede del Roman, le due partite sarebbero state ripetute). Sennonché il presidente del Comitato Regionale Laziale Luigi Millo era in conflitto di interessi, essendo presidente proprio del Roman, per cui il reclamo non fu accolto ma si giunse al compromesso (per accontentare anche la Lazio) di allargare la partecipazione al girone finale dell’Italia Centrale anche alle seconde classificate, ripescando quindi la Lazio e la seconda classificata nel campionato regionale toscano, il Lucca. La decisione federale di allargare le semifinali arrivò nel mese di febbraio, quando si dovevano disputare ancora alcuni recuperi dei gironi eliminatori (ma le qualificazioni di Roman e Pisa già erano matematiche). Il Pisa protestò per questa decisione e fece le sue rimostranze al Comitato Centrale della FIGC (“per i danni che dovrà subire con questo nuovo ordine di giuoco”). Il Comunicato Ufficiale del Comitato Regionale Toscano del 20 febbraio 1915, che riporta le proteste del Pisa, comunicò che l’ingegnere Mauruzi propose al Segretario di chiedere spiegazioni alla FIGC “sul IV capoverso della lettera federale 4 febbraio, e se detto paragrafo debba intendersi quale modificazione sostanziale e definitiva dell’art. 15 del regolamento campionati, desiderando avere comunicazione della superiore deliberazione con la quale detta modifica veniva approvata”. Il 2 aprile 1915 la Presidenza Federale ratificò il calendario delle semifinali, stabilito dalla Commissione Tecnica, confermando però che “per il titolo di squadra campione dovranno incontrarsi la vincente dell’Italia Centrale e la vincente dell’Italia Meridionale”.
FINALI ITALIA CENTRALE
GIRONE FINALE | |||||||
SQUADRE | PUNTI | G | V | N | P | GF | GS |
LAZIO | 10 | 6 | 5 | 0 | 1 | 15 | 9 |
PISA | 8 | 6 | 4 | 0 | 2 | 15 | 13 |
ROMAN | 6 | 6 | 3 | 0 | 3 | 14 | 9 |
LUCCA | 0 | 6 | 0 | 0 | 6 | 3 | 16 |
FINALI ITALIA CENTRALE | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
11-4-1915 | Pisa-Lazio | 4-0 | |
11-4-1915 | Roman-Lucca | 3-0 | – |
18-4-1915 | Lazio-Roman | 2-1 | – |
18-4-1915 | Lucca-Pisa | 2-3 | – |
25-4-1915 | Lucca-Lazio | 1-2 | – |
25-4-1915 | Roman-Pisa | 7-0 | – |
2-5-1915 | Lazio-Pisa | 4-2 | – |
2-5-1915 | Lucca-Roman | 0-2 | A tavolino per rinuncia. |
9-5-1915 | Roman-Lazio | 1-5 | – |
9-5-1915 | Pisa-Lucca | 4-0 | – |
16-5-1915 | Lazio-Lucca | 2-0 | A tavolino per rinuncia. |
16-5-1915 | Pisa-Roman | 2-0 | A tavolino per rinuncia. |
FINALI ITALIA MERIDIONALE
Poiché le uniche squadre dell’Italia Meridionale e Insulare iscritte al massimo campionato erano campane, il campionato campano di Prima Categoria coincideva di fatto con il campionato dell’Italia Meridionale e Insulare.
GIRONE UNICO | |||||||
SQUADRE | PUNTI | G | V | N | P | GF | GS |
INTERNAZIONALE NAPOLI | 2 | 2 | 1 | 0 | 1 | 4 | 4 |
NAPLES | 2 | 2 | 1 | 0 | 1 | 4 | 4 |
RISULTATI ANNULLATI | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
18-04-1915 | Internazionale-Naples | 4-1 | Annullato per irregolarità nel tesseramento di due giocatori dell’Internazionale e fatto ripetere. |
25-04-1915 | Naples-Internazionale | 1-1 | Annullato per irregolarità nel tesseramento di due giocatori dell’Internazionale e fatto ripetere. |
RISULTATI | |||
DATA | PARTITA | RIS. | NOTE |
16-05-1915 | Internazionale-Naples | 3-0 | |
23-05-1915 | Naples-Internazionale | 4-1 | Essendo ora le squadre a parità di punti in classifica, si rese necessario uno spareggio, che però non poté essere disputato per la sospensione bellica del campionato. |
LA SOSPENSIONE DEL TORNEO E L’ASSEGNAZIONE AL GENOA
Il campionato fu sospeso quando mancava una giornata dal termine nel girone finale dell’Italia Settentrionale, quando mancavano da disputare le seguenti partite: Genoa-Torino e Milan-Internazionale. Il Genoa era in vantaggio di due punti su Torino e Inter, quindi l’esito era ancora incerto: se Torino e Inter avessero vinto contemporaneamente all’ultima giornata, avrebbero raggiunto il Genoa in vetta, rendendo necessario addirittura un triangolare di spareggi. Nel caso di sola vittoria del Torino, invece, si sarebbe dovuto disputare uno spareggio tra genoani e torinisti. Il Genoa aveva a disposizione due risultati su tre per vincere il girone, ma il Torino aveva scoperto i punti deboli della linea difensiva genoana e per tale motivo nella gara di andata aveva vinto addirittura 6-1. Proprio in virtù di questo risultato, alla vigilia della partita decisiva, i granata erano sicuri delle proprie forze ed erano ben determinati a vincere anche il ritorno riaprendo il campionato. Tuttavia Genoa-Torino e Milan-Inter del 23 maggio 1915 non si disputarono mai. Infatti la notte prima la Federazione decise di sospendere i due incontri del girone finale dell’Italia Settentrionale. La Gazzetta dello Sport del 24 maggio 1915 annunciò:
Il Comitato Direttivo della F.I.G.C., riunitosi d’urgenza, ha stanotte deliberato di sospendere i due matches pel campionato di I Categoria che dovevano svolgersi oggi a Milano e a Genova. L’annuncio è stato dato agli interessati con questo sibillino telegramma: “In seguito mobilitazione per criteri opportunità sospendesi ogni gara”.
La decisione scontentò sia rossoblu che granata, che avrebbero preferito giocare. Si tenga presente che non tutte le partite di campionato, soprattutto nelle serie minori, furono sospese in quel giorno: alcune di esse, soprattutto quelle tra squadre geograficamente vicine, furono fatte disputare, come la partita di ritorno del Campionato meridionale di Prima Categoria tra Internazionale e Naples (terminata 4-1 per il Naples) o le partite dei campionati lombardi di Promozione e di Terza Categoria. Anche la partita Milan-Inter avrebbe potuto disputarsi, in quanto tra squadre della stessa città, se fosse stato possibile disputare anche Genoa-Torino. L’impossibilità di disputare quest’ultimo incontro, a causa dei problemi di trasporto del Torino per recarsi a Genova e per il sopraggiungere di un temporale, nonché per la mobilitazione generale, portò a sospendere la disputa anche della stracittadina di Milano, in modo da mantenere una classifica con tutte le squadre a parità di partite disputate. Dopo il 23 maggio, il campionato fu definitivamente sospeso. Tutti gli incontri in programma per il 30 maggio, come l’ultima giornata del girone finale lombardo di Promozione e la partita di spareggio tra Naples e Internazionale, non si disputarono a causa della definitiva sospensione di tutti i campionati.
Alla fine della guerra, nel 1919 la FIGC sembrò essere orientata ad assegnare il campionato 1914-15 al Genoa, in quanto era in testa al girone finale dell’Italia settentrionale a una giornata dal termine. Internazionale e Torino, tuttavia, sporsero reclamo contro l’assegnazione, a causa dell’esito ancora incerto del torneo. La situazione si risolse a favore del Genoa solo negli ultimi mesi del 1921, quando la FIGC, esaminati e respinti i reclami di granata e nerazzurri, decise di assegnare il titolo ai rossoblu. Il giorno 11 dicembre 1921 al Restaurant Francia avvenne la premiazione e la consegna delle medaglie d’oro dei calciatori genoani.
Il campionato centro-meridionale non fu tenuto in considerazione a causa del divario esistente tra i sodalizi del Nord e quelli del Sud. Nella finalissima del 1912-13, a Genova, la Pro Vercelli aveva travolto la Lazio per 6-0. In quella del 1913-14, il Casale aveva travolto i soliti malcapitati laziali biancocelesti per 7-1 in casa e per 2-0 in trasferta (totale 9-1). Nello stesso regolamento ufficiale 1914-15, gli articoli che trattano dei campionati di Prima Categoria, Promozione, Terza Categoria si riferiscono soltanto ai gironi settentrionali senza però specificarlo esplicitamente (basta confrontare la formula descritta dal regolamento con quella effettiva del torneo settentrionale per rendersene conto). Il campionato dell’Italia Centrale, Meridionale e Insulare nelle sue tre categorie veniva trattato a parte negli articoli immediatamente successivi, come se fosse di importanza minore rispetto ai campionati settentrionali. Di conseguenza, si può concludere che la FIGC considerasse il campionato settentrionale come quello principale, mentre quello del centro-sud era considerato come una sorta di appendice volta a dare una patente di nazionalità al torneo, una concessione fatta alle squadre del centro-sud per dare loro la possibilità teorica di giocarsi il titolo nazionale nella sfida conclusiva contro i vincitori del torneo principale. Nei numeri di aprile 1915 de “Il calcio – Bollettino ufficiale della FIGC”, c’è un articolo in cui vengono avanzati dei pronostici su quale squadra avrebbe vinto il “Campionato Italiano” tra Genoa, Torino, Inter e Milan. Queste quattro squadre vengono definite come le partecipanti alle “Finali del Campionato Italiano”, senza tenere in considerazione il torneo in corso al centro-sud. Lo stesso quotidiano romano “L’Italia Sportiva” il 17 maggio 1915 titolò, riferendosi alle finali dell’Italia Settentrionale, “Le sorti del Campionato italiano sono ormai decise” e affermò testualmente che il Genoa era ormai certo del titolo di campione italiano:
Diamo al neo-campione italiano il benvenuto, augurando ai suoi componenti di mantenere alto il nome del Genoa anche tra le file dei combattenti.
E’ a causa di questa consuetudine, accettata dalla stessa federazione, di considerare il campionato settentrionale come il campionato italiano tout court, snobbando quello centro-meridionale, che la FIGC, non essendosi potuta disputare la finale Nord-Sud dagli esiti considerati scontati, assegnò il titolo al Genoa. Si noti che nel regolamento dei campionati del 1909-10, all’articolo 6 veniva affermato che, se non fosse stato possibile disputare la fase intersezionale tra il campione dell’Italia nord-occidentale e i campioni delle altre sezioni (Italia nord-orientale, Italia Centrale, Italia Meridionale e Italia Insulare), il titolo di Campione d’Italia sarebbe stato assegnato a quello nord-occidentale. Secondo Vittorio Pozzo (vedasi articolo pubblicato su “La Stampa” del 25 settembre 1927), “il campionato della stagione 1914-15 venne interrotto dalla mobilitazione proprio quando esso giungeva al suo termine, ed il titolo venne aggiudicato alla società meglio classificata al momento della sospensione, il Genoa Club”, a conferma dell’irrilevanza del campionato centro-meridionale.
Recentemente nel 2015 alcuni sostenitori della Lazio (appoggiati nell’iniziativa successivamente dalla stessa società biancoceleste) hanno sporto reclamo, richiedendo l’assegnazione del titolo 1914-15 (che al 99% non avrebbe vinto se fosse stato ultimato) a pari merito con il Genoa. La FIGC si è presa del tempo prima di prendere una decisione definitiva e nel gennaio 2019 è stata nominata una commissione per decidere su questo e su altri scudetti controversi. A mio avviso, però, assegnarlo ex aequo alle sole Lazio e Genoa costituirebbe un torto nei confronti di Naples e Internazionale (e del loro legittimo erede, il Napoli), che al momento della sospensione del torneo erano ancora in corsa al pari dei biancocelesti per il titolo centro-meridionale. Infatti le partite tra Naples e Internazionale (la vincente delle quali si sarebbe qualificata alla finale per il titolo centro-meridionale contro la Lazio) furono ripetute il 16 e il 23 maggio 1915, e il fatto che almeno la vittoria per 3-0 dell’Internazionale sul Naples del 16 maggio 1915 fu omologata è confermato dall’Annuario Italiano del Football 1919-20 a cura di Guido Baccani (all’epoca dirigente della Lazio).
La scansione mostra le classifiche del campionato 1914-15. Si noti che l’Internazionale è prima in classifica con 2 punti, una partita giocata, tre gol fatti e zero subiti, coerentemente con Internazionale-Naples 3-0 del 16 maggio 1915. Naples e Internazionale erano ancora in corsa e almeno la ripetizione della partita di andata fu omologata, non ci possono essere dubbi a proposito. L’Annuario di Guido Baccani conferma che si giocò almeno la ripetizione dell’andata e fu omologata. La Lazio vinse il campionato dell’Italia Centrale (che era uno dei due gironi di semifinale del campionato centro-meridionale), ma il titolo centro-meridionale rimase vacante in quanto al momento della sospensione le due campane erano ancora in corsa. Una deliberazione ufficiale pubblicata su “Il Calcio – Bollettino Ufficiale della FIGC” (aprile 1915) è eloquente a proposito: “per il titolo di squadra campione dovranno incontrarsi la vincente dell’Italia Centrale e la vincente dell’Italia Meridionale”. Ancora “La Gazzetta dello Sport” il 7 maggio 1915 (quindi dopo la decisione di annullare e far ripetere le partite del campionato meridionale) affermò:
“Con ogni probabilità dunque, se non interverranno avvenimenti inattesi, spetterà anche quest’anno ad una squadra romana l’incarico di scendere contro i meridionali per la disputa del titolo di Campione dell’Italia Peninsulare”.
Il regolamento del campionato, pubblicato integralmente su “Il Calcio – Bollettino Ufficiale della FIGC”, non afferma in alcun articolo che in caso di mancato completamento del girone meridionale il titolo centro-meridionale spetterebbe al campione dell’Italia Centrale. In ogni modo, se viene considerata un’ingiustizia privilegiare il Nord rispetto al Centro-Sud, allora lo è anche privilegiare il Centro rispetto al Sud.
La Lazio non ha dimostrato di essere migliore delle due campane (o meglio della vincente tra le due). Si fosse disputata almeno la finale d’andata tra la Lazio e la vincente delle campane e la Lazio l’avesse vinta, allora i bianco-celesti avrebbero potuto dire di essere migliori sulla base della classifica parziale al momento della sospensione, ma così non è stato. Almeno il Genoa ha disputato 5 partite su 6 di finali dimostrando, sulla base della classifica parziale, di essere migliore delle altre tre finaliste (due delle quali potevano, tuttavia, ancora raggiungerla). A mio parere, oltre alla Lazio, lo si potrebbe assegnare “alla memoria” ad Internazionale e Naples, oppure alla sola Internazionale (considerando la classifica dell’Annuario Baccani), oppure ancora assegnarlo al Napoli, legittimo erede del Naples e soprattutto dell’Internazionale (considerando anche il fatto che la FIGC assegnò lo scudetto onorifico allo Spezia per un campionato vinto dai Vigili del Fuoco di La Spezia, nonostante dal punto di vista burocratico fossero due società differenti). Del resto l’Inter si è fusa nel 1928 con l’US Milanese conservando i due scudetti del 1909-10 e 1919-20, quindi si potrebbe benissimo considerare la continuità tra il Napoli e l’Internazionale (e il Naples). Nel 1931 il Presidente del Napoli Serracapriola, in una lettera a Minter, affermò che il Napoli non era altro che la vecchia Internazionale. Il “Messaggero” nel novembre 1922 affermò che la Lazio affrontò in amichevole “l’Internazionale, recentemente fusasi con il Naples”. Dunque l’Internazionale-Naples (quasi sempre abbreviato in Internaples) continuò più la storia dell’Internazionale che non del Naples, tanto che alcuni soci contrari alla fusione rifondarono il Naples (festeggiando poi il ventennale nel febbraio 1926). Poi il 25 agosto 1926 avvenne un cambio di denominazione da Internaples a Napoli, e molti giornali, almeno per i primi due mesi, continuarono a chiamare il Napoli con il vecchio nome di “Internaples”, a conferma della continuità tra le due squadre. In ogni caso l’assegnazione del titolo onorifico 1944 allo Spezia per un campionato vinto in realtà dai Vigili del Fuoco della Spezia crea un precedente (nel 1946 la stessa FIGC aveva annullato la fusione tra Spezia e Vigili del Fuoco della Spezia perché questi ultimi, prima della fusione, non avevano pagato le tasse di affiliazione e perciò erano stati radiati rendendo invalida la fusione). Lo Spezia non aveva la stessa matricola dei Vigili del Fuoco della Spezia, tuttavia gli fu assegnato lo stesso lo scudetto onorifico. Quindi anche il Napoli potrebbe rivendicare a ragione il titolo 1914-15.