La prima edizione della Coppa Italia, vinta a sorpresa dal Vado (squadra di Promozione Ligure), fu boicottata dalle 24 maggiori squadre italiane che avevano abbandonato la Federazione per fondare una propria Confederazione, la CCI, che avrebbe organizzato un campionato alternativo a quello della FIGC. Il torneo fu snobbato peraltro anche da alcune delle più potenti squadre federali come la Novese (campione d’Italia FIGC 1921-22) che si ritirò dal torneo in occasione dei quarti di finale. Al di là dell’assenza delle 24 maggiori squadre italiane e del ritiro della Novese, la vittoria del Vado (squadra di Promozione Ligure) costituì comunque un’impresa, anche perché conseguita contro l’Udinese, squadra di categoria superiore che era riuscita a qualificarsi alla Prima Divisione 1922-23 ristretta a sole 36 squadre. Nel Vado militavano giocatori di tutto rispetto come Levratto, che segnò in finale il gol decisivo che consegnò ai liguri la vittoria del trofeo e che in futuro avrebbe militato in massima serie in compagini blasonate come Genoa e Ambrosiana-Inter ricevendo anche l’onore della convocazione in nazionale con la quale disputò 24 partite.