Archivio mensile:Aprile 2018

Unione Sportiva Internazionale – Stagione 1911-12 – Storia

UNIONE SPORTIVA INTERNAZIONALE

 

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L’11 ottobre 1911 i giocatori stranieri del Naples, guidati dallo Steinigger, avevano abbandonato la società e ne avevano fondato un’altra, l’Unione Sportiva Internazionale, seguiti da numerosi calciatori napoletani desiderosi di emergere. La nuova società avrebbe praticato tutti i giuochi atletici in generale e il foot-ball in modo speciale. L’Internazionale provvide immediatamente a stringere un contratto colla società delle Terme di Agnano per uno spazioso campo di foot ball provvisto di ampio e comodo chàlet, rispondente ai più moderni dettami tecnici ed igienicamente sportivi. La società ottenne anche due lawns per il tennis. Inoltre, l’Unione Sportiva Internazionale non tardò a mettersi in contatto colle migliori squadre dell’Alta Italia per farle venire a Napoli per affrontare l’Internazionale in amichevole. In questo modo, proponendo degli importanti incontri contro le migliori squadre settentrionali, si sperava di rendere il calcio uno sport popolare anche a Napoli.

Il Naples in principio parve che ne restasse schiacciato. Alla partenza degli stranieri si aggiunse la partenza sotto le armi di Michele Scarfoglio per la Libia (nell’autunno 1911 era scoppiata la guerra italo-turca per il possesso della Libia). Grazie anche all’inclusione nelle sue file di alcuni elementi della battagliera e modesta Juventus, in breve la prima squadra venne formata. Dei vecchi non c’erano che Garozzo, Del Pezzo e Giannini: gli altri erano dei ragazzi, quasi novellini, scelti fra i migliori delle seconde squadre, se si eccettua l’half sinistro Casacchia, che abbandonò la sua Audace per le sorti nuove dell’undici italiano. Chi li allenò, li guidò, li dispose, fu Capra, il terzino del Torino, trasferitosi temporaneamente a Napoli per svolgervi il servizio militare. L’apporto del giocatore-allenatore Capra fu fondamentale per infondere nuova forza alla squadra. E fu così che quando Naples e Internazionale si scontrarono per la prima volta in una stracittadina, fu l’Internazionale ad essere sconfitto, nonostante sulla carta apparisse nettamente superiore. I giocatori del Naples fin dai primi minuti dell’incontro attaccavano decisi, instancabili, trascinati da Capra che, pur svolgendo un gioco pesante, invano ostacolato dallo Steinigger, distribuiva il pallone con misura, con avvedutezza, ottimamente assecondato dai suoi compagni di squadra. Fu cosi che, dopo pochi minuti, il portiere dell’U.S. Internazionale Giordano fu costretto a parare dapprima un traversone pericoloso di Carlo Paduli, poi due tiri insidiosi di Capra, mirati nei due angoli bassi della porta. Poco prima della fine del primo tempo, un’azione pericolosa degli avanti del Naples costrinse Giordano a salvare in corner e su questo Pasquali infilò la rete con un colpo di testa, portando in vantaggio la sua squadra. Grazie a questo gol quella partita fu vinta dal Naples. Per il Naples emersero in quel giorno giocatori che successivamente si affermarono: il portiere Guido Cavalli, agile, sempre in ottima posizione, calmo, sicuro; il Casacchia che si rivelò un half straordinario, neutralizzando il gioco della brava ala destra avversaria Serracapriola; il Paduli II, Dodero, Pasquali; e si riconfermarono in buona forma Garozzo e Del Pezzo.

L’U. S. Internazionale non si scoraggiò: perse ancora due partite contro il Naples, provò la durezza di una sconfitta a Roma contro il Roman; ma attraverso a quelle sconfitte i suoi uomini si ritrovarono, cominciarono ad affiatarsi, a conoscersi meglio. Di codesta rinascita ne fu prova la vittoria di misura a Napoli contro il Roman. Cosi quando cominciò il campionato meridionale di Seconda Categoria, al quale si erano iscritte le sole Naples e Unione Sportiva Internazionale, la prima, mancante di Capra, ebbe la sorpresa di vedersi dominare e battere per un gol dalla vinta di ieri. Quel campionato ebbe fasi curiose e la Federazione dovette intervenire mandando per due volte arbitri di prima categoria: l’Armano e il Radice, e il campionato restò in ultimo alla Unione Sportiva Internazionale dopo cinque combattute partite. L’Internazionale aveva vinto la prima partita (disputata il 21 aprile 1912) per 4-3, il Naples si impose per 3-1 nella partita di ritorno la settimana successiva, rendendo necessario lo spareggio. Il 5 maggio 1912 si disputò dunque lo spareggio tra le due compagini, che tuttavia terminò 1-1, e dovette essere ripetuto. Neanche la quarta partita decise il vincitore, terminando ancora una volta in parità, questa volta 2-2. Infine, nella quinta partita di spareggio, l’Internazionale si impose di misura aggiudicandosi il campionato. Ci erano volute cinque partite e nove ore di gioco.